Diritti

Il Festival Orlando sbarca a Bergamo

Dal 30 aprile al 7 maggio, la decima edizione nella Capitale della Cultura 2023 insieme a Brescia parlerà di corpo, orientamenti sessuali e dinamiche di potere
Caterina Tarquini
Caterina Tarquini giornalista
Tempo di lettura 5 min lettura
30 aprile 2023 Aggiornato alle 11:00

In arrivo nella città di Bergamo – quest’anno anche Capitale della Cultura insieme a Brescia - 11 giorni di cinema, danza, arte, teatro e incontri per riflettere e discutere sul concetto di identità.

Per il suo decennale, il Festival Orlando, dal 30 aprile al 7 maggio, approfondirà le tematiche legate al corpo, agli orientamenti sessuali e alle dinamiche di potere che ne possono derivare.

L’edizione 2023 dell’evento - promosso da Associazione Culturale Immaginare Orlando APS e Laboratorio 80 con il sostegno del Comune di Bergamo e con il patrocinio della Provincia di Bergamo, Tavolo Permanente contro l’Omolesbobitransfobia e Università degli Studi di Bergamo – riserverà molti appuntamenti speciali. Inserendosi nell’anno della Capitale Italiana della Cultura, ospiterà personalità e nomi internazionali e darà spazio ad attività particolari che si protrarranno fino a luglio.

Come claim del ciclo di incontri ci sarà la parola “obliquità”, un termine che vuole descrivere un processo di transizione e di attraversamento in grado di riscrivere le mappe in modo più equo e accogliente per tutt*. Un invito a sperimentare punti di vista eccentrici, ad attraversare contesti e mondi differenti, in un Festival che mette in discussione le dinamiche di potere e i canoni imposti dalla società.

Il progetto rivela una certa capacità di fare rete e collaborare, elementi che si sposano bene con lo spirito di quest’anno, racchiuso nello slogan “Crescere insieme” che è stato sin dall’inizio uno dei pilastri della Capitale della Cultura.

La costruzione di alleanze è il tema centrale dell’edizione 2023. La proposta artistica del festival abbraccia tematiche di grande attualità: il valore delle differenze e dell’inclusione e la riflessione sui diritti, così difficili da conquistare e preservare.

Ma anche la cultura come cura e come strumento di coesione sociale, per battere discriminazione e pregiudizio, lontano da ogni luogo comune. Argomenti che si dimostrano un focus anche della Capitale della Cultura 2023.

«Per quest’ anno il Festival porterà questo sguardo anche a Brescia lavorando con realtà locali sempre con l’obiettivo di creare benessere e inclusione sociale attraverso la cultura. Mi piace molto la parola scelta per questa edizione, “obliquità”: suggerisce l’idea di una biodiversità corporea e funzionale che in tempi di omologazione generalizzata credo sia un valore da praticare» afferma Marzia Marchesi, Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Bergamo.

In programma un calendario ricco di eventi, che offrono uno sguardo ancora una volta attento alle realtà locali e alle amministrazioni comunali, proprio come nelle prime edizioni.

In apertura l’Orlando Festival Opening Party in una serata in collaborazione con il collettivo artistico Toilet Club di Milano, che propone l’arte drag in una versione autoironica e brillante, assieme alle performance e al DJ set di LoZelmo ed Erik Deep e alla visione del cortometraggio Trapezia di Daniele Costa, un film in cui l’autore esplora, attraverso la figura della drag Trapezia, la mutevolezza dei confini, delle categorie, dei generi e delle identità.

In occasione del Primo Maggio andrà in scena la prima nazionale di Stone - presentato in collaborazione con l’associazione Alfi LesbichexxBergamo - di Carmen Pellegrinelli presso il Teatro Caverna, lo spettacolo tratto dal classico della letteratura Lgbtq+, Stone Butch Blues di Leslie Feinberg: la biografia immaginaria dell’attivista Jess Goldberg in un viaggio attraverso le identità e allo stesso tempo un racconto dei movimenti per i diritti della comunità trans, gay e lesbiche negli Stati Uniti. Un’opera ancora oggi attualissima, nonostante tutto, nell’affrontare in modo intersezionale classismo, razzismo, capitalismo, omofobia e transfobia.

C’è poi la quarta edizione della programmazione cinematografica del festival, Orlando Shorts, la rassegna di cortometraggi queer. Come ogni anno il progetto è curato e condotto da un gruppo di persone under 25 provenienti da alcune realtà di Bergamo e, quest’anno, anche di Brescia.

Ogni cortometraggio è al tempo stesso un racconto intimo e commovente di un’esperienza personale, ma anche la storia collettiva di una generazione in costante trasformazione. Le pellicole avranno, inoltre, una sottotitolatura specifica, realizzate in collaborazione con The Blank Contemporary Art, per includere, oltre ai dialoghi anche tutti gli elementi sonori necessari alla comprensione e pertinenti per la cultura sorda.

Tra i laboratori previsti quello con il collettivo coreano Elephants Laugh - che nei giorni precedenti si esibirà in una performance immersiva intitolata Dark Bodies - (La performance e le etiche dei corpi, 6 maggio, ore 12.00 a Bikefellas) consentirà di approfondire la loro ricerca artistica performativa, con attività dedicate al pensiero e alla pratica di bell hooks (Love me tender, 6 maggio, ore 14.00 a CRP Pignolo, in collaborazione con I Volti dei Diritti), mentre Rachele Borghi e Rahel Sereke presentano un workshop - una delle iniziative speciali del progetto Praticare Alleanze per BGBS2023, in collaborazione con festival WOWomen di Brescia - di una giornata per imparare insieme a decostruire le nostre pratiche quotidiane.

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