Economia

Così cambiano gli investimenti degli italiani

Rapporto Consob: più attenzione a cripto valute e trading online. Risparmi crescono a rilento, si fa sentire la crisi legata alla pandemia da Covid-19
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18 gennaio 2022 Aggiornato alle 09:00

Cripto valute, trading online, risparmi che crescono a rilento con la crisi dovuta alla pandemia che si fa inevitabilmente sentire e difficoltà davanti a spese impreviste di mille euro.

Ancora una volta è il Rapporto Consob, con sondaggi rilevati a giugno 2021 su un campione di circa 2.700 individui rappresentativi, a provare a tracciare come investiamo e qual è la situazione economica delle famiglie italiane.

Il report, da poco diffuso, racconta come in generale cresce da parte degli italiani l’interesse verso i mercati azionari, con uno sguardo a trading online e criptovalute per i propri investimenti e quasi un terzo (il 28%) oggi usa servizi finanziari più di quanto era abituato prima della diffusione del Covid-19.

D’altra parte però la pandemia si è fatta sentire sul reddito, con il 27% che ha avuto un calo di quello familiare, il 39% che arranca nel far fronte alle spese e il 18% che per esempio non riesce ad affrontare una spesa imprevista di 1000 euro.

Fra coloro che sono riusciti a mettere via qualcosa (il 75%), il 36% non sa esattamente come investire le proprie risorse, ci dicono i dati dell’Osservatorio Consob. Se invece si guarda alla la ricchezza finanziaria netta delle famiglie, questa è cresciuta del 6%: è un valore in linea con la media europea ma è decisamente più basso in termini assoluti per esempio rispetto a Francia e Germania.

Per il presidente della Consob, Paolo Savona, è in generale necessario migliorare anche le informazioni in termini di investimenti. “Con le asimmetrie di informazioni che si determinano sul mercato finanziario a seguito del mutamento delle politiche monetarie, sempre più invasive, e della diffusione delle criptovalute, il raggiungimento dell’obiettivo Consob diventa sempre più difficile e soprattutto il compito che con questo Rapporto e altre attività cerchiamo di affrontare praticamente è combattere l’ignoranza in materia finanziaria”.

Inoltre, tra i dati diffusi dal rapporto, è interessante notare come in generale ci sia un aumento chi possiede almeno uno strumento finanziario (il 34% oggi rispetto al 30% del 2019) anche se, chi è riuscito a risparmiare, è cauto negli investimenti: il 43% mantiene le proprie risorse in conti correnti, buoni postali e certificati di deposito, seguiti dal 25% di titoli di Stato, 24% di fondi comuni e 14% di gestioni patrimoniali.

Se in generale c’è più attenzione per le criptovalute, va anche detto però che le idee su come investire per gli italiani sono poco chiare: il 36% alla domanda su come investire oggi risponde infatti “non saprei”, il 27% preferisce mantenere i soldi sul conto corrente o addirittura sotto il materasso, il 17% preferisce il mattone e l’11% in Borsa.

Altro dettaglio è che siamo poco “partecipativi”: se si guarda agli investimenti, oggi solo il 6% afferma di essere membro di web communities finanziare.

Infine, fra l’identikit tracciato dalla Consob, anche quello sui “tratti della personalità” degli italiani in termini di investimenti: solo il 10% mostra una propensione alta all’ “ansia finanziaria” (i pensieri relativi alla gestione delle proprie finanze), il 38% crede di essere finanziariamente auto-efficace e circa la metà, il 52%, si dice soddisfatto della propria situazione finanziaria attuale.

Il rapporto sostiene inoltre che il nostro livello di conoscenze finanziarie resta basso, ma continua lentamente a crescere, soprattutto in termini di competenze digitali: il 57% degli intervistati è interessato ad aumentarle.