Storie

Svolta President*, Carmen Consoli

La Cantantessa è la nuova protagonista della nostra campagna
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9 gennaio 2022 Aggiornato alle 20:30

“La musica mi rende piacevole l’idea di invecchiare. È il mio linguaggio, il modo in cui io mi sono sempre espressa. Col tempo poi ho acquisito una migliore padronanza del linguaggio e qualche contenuto in più, perché l’esperienza ha il suo peso per un artista”.

Negli anni ’80, Carmen Consoli è una bambina come tante: vive a Catania, ma per metà è siciliana e per l’altra veneta e impara entrambi i dialetti. Dopo la scuola, trascorre il pomeriggio con i cugini o aiuta il padre a costruire le luci psichedeliche per i concerti della sua band. È infatti grazie a lui, appassionato sia di artisti della tradizione italiana sia della black music e del blues, che si avvicina alla musica. Col suo incoraggiamento, già negli anni della scuola compone e interpreta le prime canzoni. Dai 13 anni in poi inizia a esibirsi nei club di Catania, suonando con vari gruppi, come a esempio i Moon Dog’s Party.

Nel frattempo, consegue il diploma come perito commerciale, si trasferisce a Roma e tra una lezione all’università e l’altra si presenta a varie case discografiche con i suoi lavori. Michele Santoro la ascolta per caso e decide di offrirle uno spazio nella trasmissione “Tempo Reale” su Rai Tre dove poter presentare una canzone inedita: è il novembre 1995. Da lì a poco calca il palco dell’Ariston sulle note di “Amore di plastica” e incide 2 album, ma dovrà attendere l’edizione di Sanremo del 1997 per il primo vero successo: “Confusa e felice”. Il brano lì per lì sembra non avere fortuna, venendo subito eliminato. Parrebbe un fiasco totale, e invece inaspettatamente viene ascoltato e riascoltato dal pubblico a casa. Molti anni più tardi, 2012, l’album omonimo in cui è contenuta la canzone viene incluso dal magazine Rolling Stone fra i 100 migliori album italiani di sempre.

Libera di spirito e dalla forte personalità, non si fa problemi a “scomparire” dalle scene quando ne sente l’esigenza e alterna lavori personali e intimisti a collaborazioni importanti (come la colonna sonora del film “L’ultimo bacio” di Gabriele Muccino o, di recente, quella del live action della Disney, “Mulan”). Ciò che resta inalterato sono la sua inconfondibile voce, dal timbro caldo e avvolgente.