Ambiente

Povero gabbiano, hai perduto chi ti sfama

Una ricerca scozzese racconta come le popolazioni di questi uccelli siano in calo a causa della difficoltà di trovare cibo nelle zone costiere. E così si spostano verso i centri urbani
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25 aprile 2022 Aggiornato alle 21:00

Povero gabbiano, hai perduto chi ti sfama. Prendendo in prestito i versi di un canzone di Gianni Celeste tornata tanto di moda grazie ai video virali su TikTok, si potrebbe descrivere così, con un “povero gabbiano”, le condizioni che in Scozia stanno affrontando questi uccelli che associamo subito al mare.

Nelle zone di Aberdeen e altre province, secondo l’ente di conservazione NatureScot, i gabbiani stanno diminuendo a causa della scomparsa di tradizionali fonti di cibo, come i piccoli pesci o gli avanzi gettati dai pescherecci. La crisi climatica e la sovrapesca, ma anche differenti abitudini dei pescatori e minori scarti a disposizione degli uccelli, stanno impattando soprattutto sui gabbiani reali, specie in sofferenza che in certe aree della Scozia ha visto anche un calo del 60%.

Di conseguenza, sostengono i report di NatureScot, agenzia ambientale scozzese, molti gabbiani si stanno spostando dalle città costiere a quelle più interne in cerca di cibo. Un po’ come accade a Roma, capitale dove oggi i gabbiani sono ben presenti. Per gli esperti questi animali, intelligenti e con grandi capacità di adattamento, senza più fonti di cibo nelle zone di mare stanno puntando a sfruttare discariche, rifiuti e avanzi, dalle patatine abbandonate nei bar sino a quel che trovano nella spazzatura, che possono offrire i centri urbani.

Le stesse aree urbane scozzesi si stanno attrezzando, quando la presenza dei gabbiani diventa difficile da gestire, con falchi addestrati per spaventarli e l’introduzione di reti e sistemi per impedire agli uccelli di avvicinarsi troppo.

“Si accontentano di tutto ciò che lasciamo disponibile. Quindi il modo migliore per tenerli lontani è non dar loro da mangiare e assicurarsi che la spazzatura resti chiusa in un luogo sicuro” si legge nel rapporto Nature Scot che ricorda come “le e specie di gabbiano stanno lottando per sopravvivere nel loro habitat naturale, con il loro numero che sta crollando in alcune aree della Scozia”.

Fra le cause delle minori fonti di cibo per i gabbiani c’è sia l’innalzamento della temperatura degli oceani dovuto alla crisi climatica, che sta portando alla scomparsa di alcune specie e inducendo altre a spostarsi verso i poli, sia un mare depauperato a causa della pesca eccessiva. Ma ci sono anche tempeste e fenomeni meteo estremi che rendono più complesso cacciare per i gabbiani. Anche l’erosione costiera incide e sono in calo a esempio i luoghi adatti ai siti di nidificazione sulle coste.

“Il Regno Unito ha colonie di uccelli marini di importanza mondiale sulle nostre coste e dobbiamo vedere i governi lavorare con le compagnie energetiche, le nostre industrie della pesca e gli ambientalisti per trovare il modo di fermare il loro declino” sostengono gli esperti.

Senza i poveri gabbiani - infine - risulteremo un po’ più poveri anche noi: questi affascinanti uccelli infatti hanno sia ruoli ben precisi all’interno degli equilibri degli ecosistemi, ma sono anche utili per l’uomo nella loro funzione di ripulire le spiagge dagli scarti organici.

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