Diritti

I 24 ministri del nuovo Governo

Giorgia Meloni ha reso noti i nomi di chi andrà a formare l’esecutivo: 15 con portafoglio, 9 senza. Domani alle 10:00 il giuramento. Poi si parte davvero
Giorgia Meloni legge l'elenco dei ministri al termine del suo incontro con il presidente Sergio Mattarella
Giorgia Meloni legge l'elenco dei ministri al termine del suo incontro con il presidente Sergio Mattarella Credit: ANSA/ QUIRINAL PRESS OFFICE/ FRANCESCO AMMENDOLA
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21 ottobre 2022 Aggiornato alle 19:00

Dopo la tempesta arrivano le liste. La premier incaricata Giorgia Meloni ha incontrato questo pomeriggio il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e, dopo aver accettato l’incarico a presidente del Consiglio, ha reso pubblici i nomi di chi comporrà il suo Governo che giurerà domani alle 10 al Quirinale.

In totale i ministri del nuovo esecutivo saranno 24. Di cui 15 con portafoglio e 9 senza. 2 i vicepremier: il segretario leghista Matteo Salvini (che sarà anche ministro delle Infrastrutture) e il vicepresidente forzista Antonio Tajani che, nonostante le polemiche degli ultimi giorni, guiderà il ministero degli Esteri.

Ministri con portafoglio

Per quanto riguarda i ministri con portafoglio, sono confermati, come da pronostico, anche il leghista Giancarlo Giorgetti all’Economia e il prefetto Matteo Piantedosi all’Interno. L’imprenditore e volto storico di Fratelli d’Italia Guido Crosetto sarà invece a capo del ministero della Difesa mentre l’attuale capo dell’organo di vigilanza parlamentare sui servizi segreti Adolfo Urso (FdI) guiderà il ministero dello Sviluppo economico (da ora in poi denominato ministero delle Imprese e del made in Italy).

Dopo un braccio di forza con FI, la Giustizia andrà a Carlo Nordio, giurista, fortemente voluto da Meloni mentre per il Turismo c’è Daniela Santanché (FdI). Premiati con 2 ministeri anche gli attuali capigruppo parlamentari di FdI: Luca Ciriani (Senato) guiderà i Rapporti col parlamento (ministero senza portafoglio) mentre Francesco Lollobrigida (Camera) l’Agricoltura (rinominato Agricoltura e sovranità alimentare).

Cambia nome il ministero della Transizione ecologica, rinominato dell’Ambiente e sicurezza energetica: a guidarlo sarà il forzista Gilberto Pichetto Fratin. Per l’Istruzione (rinominato Istruzione e merito) confermato l’accademico Giuseppe Valditara, mentre l’Università va alla forzista Anna Maria Bernini.

Nella corsa finale per Sanità e Cultura vincono rispettivamente il rettore di Tor Vergata Orazio Schillaci e il direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. La tecnica Marina Calderone guiderà invece il ministero del Lavoro.

Ministri senza portafoglio

Per quanto riguarda i ministri senza portafoglio, poche sorprese. Raffaele Fitto (FdI) sarà a capo deli Affari Europei mentre il leghista Roberto Calderoli si occuperà degli Affari regionali.

Nello Musumeci, ex presidente della Sicilia, sarà al vertice del ministero del Mare e del sud mentre il forzista Paolo Zangrillo guiderà la Pubblica amministrazione. Per lo Sport la scelta è invece ricaduta sul manager Andrea Abodi.

L’ex presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati (inizialmente indicata da Berlusconi per la Giustizia) guiderà le Riforme istituzionali mentre Alessandra Locatelli (Lega) sarà al vertice del dicastero dedicato alle Disabilità.

Confermata alla Famiglia, come da pronostico, Eugenia Roccella (FdI) che si occuperà anche delle Pari opportunità. Sottosegretario alla Presidenza del consiglio sarà invece il magistrato ed ex politico Alfredo Mantovano.

Domani il giuramento alle 10. Poi si inizia a fare sul serio.

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