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Cosa sono i Giorni della Merla?

Perché il periodo tra il 29 e il 31 gennaio è considerato il più freddo dell’anno? Tra tradizioni e cambiamento climatico, scopriamo come nasce questa espressione che affonda le radici nella cultura popolare
Credit: Thom Holmes  

Quante volte in questo periodo ci siamo sentiti dire che il freddo che sentivamo era dovuto ai Giorni della Merla? Nella cultura popolare era una sorta di giustificazione per il fatto che ci fossero temperature maggiormente pungenti. Ufficialmente i Giorni della Merla sono gli ultimi del primo mese dell’anno e sono considerati quelli più freddi. Ma oggi è ancora così? A quali leggende e le tradizioni sono legati i Giorni della Merla?

Giorni della Merla: perché si chiamano così

La tradizione italiana celebra gli ultimi 3 giorni di gennaio (29, 30 e 31) come i Giorni della Merla. Non ci sono dati certi sul perché questo periodo sia ricordato per questa espressione ma ci sono una serie di leggende e tradizioni che darebbero delle spiegazioni popolari. Il periodo freddo di questi giorni, infatti, si ricollega ai merli e al loro colore.

Secondo la leggenda più diffusa, in questi giorni di fine gennaio i merli, che un tempo erano bianchi, si burlarono di un inverno inaspettatamente mite. Solitamente, infatti, questo tipo di uccello non migra ma rimane in Italia anche con le basse temperature. La stagione invernale, allora, ritornò più gelida che mai e i merli furono costretti a rifugiarsi in un camino per gli ultimi 3 giorni di gennaio, da cui uscirono ricoperti di fuliggine, divenuti neri per sempre.

Influenze sull’agricoltura e meteorologiche

La certezza è che il clima sta cambiando velocemente, anche e soprattutto per colpa delle azioni degli uomini. Quelle credenze popolari che riconoscevano con certezza come gli ultimi giorni di gennaio come i più freddi dell’anno, quindi, non esistono più.

Oggi, secondo le rilevazioni meteo, in Italia sono sicuramente giorni molto freddi, ma non per forza i peggiori dell’anno né una sorta di culmine dell’inverno. Anche secondo le statistiche dell’Istituto Nazionale di Statistica, che confermano come il periodo dal 29 al 31 gennaio sia tra i più freddi dell’anno in Italia ma non necessariamente quello in cui si raggiungono le temperature più basse.

L’esistenza dei “Giorni della Merla” aveva e ha anche oggi implicazioni pratiche in ambiti come l’agricoltura e la pianificazione urbana. Per gli agricoltori, infatti, i Giorni della Merla rappresentano delle previsioni su come sarà l’andamento dei campi. I contadini ritengono, infatti, sempre per credenze popolari, che se questi giorni sono particolarmente freddi l’anno sarà caratterizzato da un raccolto abbondante, poiché il freddo aiuta a controllare parassiti e malattie. Questa credenza influisce quindi sulle decisioni relative ai cicli di semina e raccolta.

I Giorni della Merla: l’importanza sociale e dove si festeggia

Sempre in questo periodo vive un’altra credenza popolare che abbraccia anche la religione, quella della Candelora, che secondo la tradizione è il giorno del 2 febbraio. Si ritiene che se il giorno della Candelora è freddo l’inverno sarà ancora lungo, al contrario, invece, dovrebbe essere arrivato il giro di boa e si sta per uscire dal rigido inverno. Nella tradizione cristiana in questa giornata si benedicono le candele, la cui luce è il simbolo di una nuova speranza per i credenti.

Ma anche i Giorni della Merla oltre all’aspetto agricolo hanno anche un significato culturale e sociale in quanto tradizioni popolari che sopravvivono e forniscono un senso di continuità e appartenenza, collegando le generazioni presenti con quelle passate.

A riprova di questo il fatto che ancora oggi non solo i contadini continuano a seguire l’andamento dei Giorno della Merla, ma ci sono anche territori dove questi giorni sono celebrati in modo particolare. La leggenda ha ispirato festival e eventi locali, come quello di Lodi, dove a esempio si celebra con dei canti: 2 cori si dispongono sulle rive dell’Adda e intonano delle canzoni popolari.

A Cremona, invece, ci si riunisce davanti a un grande falò o in riva al fiume per cantare dell’inverno e dell’amore assieme a un coro vestito con abiti contadini, degustando vino e cibi tradizionali.

I Giorni della Merla, quindi, non sono solo un modo per indicare le gelide temperature, ma uniscono un insieme di tradizioni e che rappresentano un incrocio tra mito, meteorologia e agricoltura, con la capacità ancora intatta delle leggende e tradizioni popolari di adattarsi e sopravvivere ai tempi.

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