In Indonesia, il Ministero degli Affari marittimi e della Pesca avvia iniziative per tutelare le tartarughe marine. In Bangladesh, il fiume Buringanga è uno dei più inquinati al mondo. La Cina, entro il 2025, diventerà il principale produttore di litio e cobalto, cruciali per la transizione energetica
Banda Aceh (Indonesia). Un cucciolo di tartaruga marina arranca verso il mare sulla spiaggia di Lam Teungoh. Il personale del Ministero indonesiano degli Affari marittimi e della Pesca insieme alle comunità locali di Aceh, nell’ambito di una campagna di green economy, ha svolto un’operazione di salvataggio e di cura dei piccoli di tartaruga marina (EPA/HOTLI SIMANJUNTAK)
Dhaka (Bangladesh). Lungo il fiume Buriganga navigano alcuni barcaioli. Ieri, 14 marzo, era la Giornata Internazionale di azione per i fiumi, volta a promuovere la consapevolezza dell’importanza dei sistemi fluviali del Pianeta. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), proprio il Buriganga è uno dei fiumi più inquinati al mondo, a causa della presenza di oltre 60.000 metri cubi di rifiuti tossici scaricati ogni giorno dalla città nelle sue acque (ALLARME EPA/MONIRUL)Pechino (Cina). Entro il 2025, secondo Ubs, la Repubblica popolare cinese arriverà a controllare circa 1/3 della produzione globale di litio (che estrae soprattutto all’estero, grazie ad attività in Cile, Australia e altri Paesi). Nello stesso arco di tempo è probabile che riesca a raggiungere la metà della produzione mondiale di cobalto, che attualmente si attesta attorno al 44%. Sia il litio sia il cobalto sono metalli impiegati per la costruire batterie per i veicoli elettrici e saranno fondamentali nella transizione energetica. Nella foto, un operaio attivo in un campo destinato all’estrazione del litio (CRISTOBAL OLIVARES/BLOOMBERG)