Diritti

Il boom delle app per spiare i partner

Con la pandemia in aumento il numero di dispositivi infettati da ‘stalkerware’
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13 ottobre 2021 Aggiornato alle 17:15

Potrebbe sembrare un’app innocua come quella della calcolatrice, in realtà è uno spyware che registra ogni battuta scritta in un testo di un messaggio, di un post sui social, o di una ricerca sul browser. Sempre accesa e in grado di seguirti ovunque. Non stiamo parlando di una piattaforma in mano a un agente segreto, ma un app gratuita disponibile nello store Android, “Flash Keylogger”.

“Monitora le attività dei tuoi figli mentre sono connessi in rete”, si legge sulla descrizione nell’app store, e una volta installata, è possibile cambiare l’icona in quella di una calcolatrice o del calendario. Flash Keylogger non è solo uno strumento per genitori apprensivi, ma fa parte di un gruppo di applicazioni in rapida espansione noto come “stalkerware”. Numerose quelle disponibili sul Play Store di Google, meno su quello della Apple, spesso con nomi innocui come “MobileTool”, “Agent” e “Cerberus”.

Secondo una ricerca condotta dall’azienda specializzata in sicurezza informatica NortonLifeLock sullo stato dell’arte dello “stalkerware”, a un anno dal primo lockdown, quasi un adulto su 10 che ha avuto una relazione amorosa (8%) ha utilizzato un’app per monitorare le attività del dispositivo di un partner attuale o precedente. L’86% degli adulti intervistati non conoscevano lo stalkerware o ne hanno solo sentito parlare.

Per l’azienda statunitense nota principalmente per la produzione di software destinato alla sicurezza informatica, il fenomeno è in crescita e può essere considerato come una manifestazione di stalking informatico doloso. Lo studio di NortonLifeLock ha rivelato come tra settembre 2020 e maggio 2021, il numero di dispositivi infettati da stalkerware è aumentato del 63%.