Ambiente

SOS Ohio, come gestire i rifiuti tossici?

Dopo tre settimane dall’incidente ferroviario, proseguono le operazioni di bonifica tra la rabbia dei residenti e nuove analisi sulla quantità di sostanze disperse
Credit: AP
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1 marzo 2023 Aggiornato alle 19:00

Tre settimane dopo il catastrofico incidente di East Palestine, dove un treno della Norfolk Southern che trasportava sostanze tossiche è deragliato, in Ohio sale la tensione sia per il potenziale accertamento di diverse componenti inquinati trovate nell’ambiente sia per le difficoltà logistiche di smaltire rifiuti potenzialmente tossici che nessuno vuole.

Allo stesso tempo, infuria il dibattito sulla gestione del rischio e la sicurezza del trasporto ferroviario negli States e sono state avviate numerose cause legali contro la Norfolk Southern e avanzate richieste di risarcimento da parte dei cittadini che chiedono milioni di dollari di danni alla compagnia.

Si stima che le richieste possibili saranno elevatissime, così come le perdite in termini assicurativi, e potrebbero superare i 100 milioni di dollari.

Di recente i funzionari dell’Environmental Protection Agency (Epa) hanno approvato l’invio di diversi rifiuti contaminati in due siti certificati dall’Epa stessa, l’Heritage Thermal Services a East Liverpool e il Vickery Environmental a Vickery, entrambi in Ohio. A questi si aggiungeranno altri due siti, uno in Ohio e uno in Indiana.

Questi luoghi sono quelli in cui si spera, con operazioni di smaltimento e bonifica, di mettere fine alle preoccupazioni sui resti della cinquantina di vagoni contenenti sostanze pericolose, ma il risultato è che al contrario in Ohio le preoccupazioni aumentano: nessuno vuole avere a che fare con quei rifiuti.

I cittadini sono infatti ancora molto preoccupati per le ripercussioni a lungo termine relative al rilascio di sostanze tossiche, come il cloruro di vinile, e non vogliono che i resti dell’incidente vengano sparpagliati per tutto lo Stato.

Il sindaco di East Liverpool, dove saranno spediti alcuni rifiuti, ha espresso timori, ma l’Epa lo ha rassicurato dicendo che saranno seguite tutte le guide e le precauzioni necessarie.

Attualmente, si parla di quasi 5.000 metri cubi di rifiuti solidi estratti dal sito in cui è deragliato il treno e 1,8 milioni di galloni di liquidi.

Alcuni rifiuti che sono già stati inviati in Michigan e in Texas sono in fase di trattamento e i cittadini chiedono che ci sia sempre la supervisione dell’Epa nel trasporto e lo smaltimento di questi resti.

Epa ha risposto positivamente alle richieste: “Lo dobbiamo al popolo di East Palestine, è necessario spostare i rifiuti fuori dalla comunità il più rapidamente possibile”.

“Allo stesso tempo - spiegano i vertici Epa - sappiamo che ci sono persone in altri Stati che hanno preoccupazioni, legittime, su come questi rifiuti vengono trasportati e su come verranno smaltiti. L’Epa continuerà a lavorare con i nostri partner locali, statali e federali per utilizzare la nostra esperienza e competenza di lunga data in queste questioni per garantire la salute e la sicurezza”.

Nel frattempo, nel caos dell’Ohio, continuano anche le indagini sulle sostanze tossiche e le possibili contaminazioni di aria e acqua, anche se per ora - per esempio nei test condotti all’interno delle case - non sono stati trovati livelli allarmanti per la salute umana.

Questa settimana verranno condotti nuovi studi “per determinare se l’acqua sotterranea immediatamente sotto il sito del deragliamento è contaminata”, fanno sapere le autorità che spiegano come manchino ormai solo 11 vagoni da rimuovere nel sito dell’incidente.

A preoccupare i residenti c’è però il fatto che i valori di nove delle dozzine di sostanze chimiche che l’Epa ha monitorato sembrano essere più alti di quelle che si troverebbero normalmente nell’area, sostiene un gruppo di scienziati del Texas A&M e della Carnegie Mellon University.

In particolare, l’attenzione è dedicata a una sostanza chimica chiamata acroleina che può essere tossica per il fegato e irritante per la mucosa gastrica. Può causare inoltre infiammazione e irritazione della pelle, delle vie respiratorie e delle mucose.

Per ora, i livelli non sono tali da spaventare, ma gli esperti spiegano di non sapere quale potrà essere il rischio a lungo termine “o per quanto tempo persisterà quella concentrazione che causa quel rischio”.

Anche in questo caso però, così come per i rifiuti, l’Epa ha rassicurato i residenti.

I dati di monitoraggio dell’aria “sono al di sotto dei livelli di preoccupazione per gli impatti negativi sulla salute derivanti da esposizioni a breve termine. I rischi a lungo termine a cui fa riferimento l’analisi su alti livelli di alcune sostanze presuppongono una durata di esposizione, che è un’esposizione costante per circa 70 anni. L’Epa non prevede che i livelli di queste sostanze chimiche rimarranno alti per un periodo simile. Ci impegniamo a rimanere a East Palestine e continueremo a monitorare l’aria all’interno e all’esterno delle case per garantire che questi livelli rimangano sicuri nel tempo”.

Parole, come le precedenti, che però non sembrano tranquillizzare i residenti: l’incubo dell’Ohio Train, finché non sarà tutto chiarito, è destinato a continuare.

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di Giacomo Talignani 5 min lettura