Futuro

Digitalizzazione aziendale: la nuova frontiera green

All’evento di AICEO e Porsche consulting, 40 leader d’impresa si sono confrontati su sostenibilità e tecnologia, per aiutare le aziende a ridurre le emissioni globali del 15%
Credit: Fernand De Canne/unsplash
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23 novembre 2022 Aggiornato alle 17:30

Fino a un anno fa, stando ai dati di uno studio condotto da Porsche Consulting, solo il 29% dei Ceo dichiarava di avere una visione forte sul ruolo della sostenibilità nel futuro aziendale mentre il 79% era focalizzato sulla performance corrente. Ma cosa ne pensano oggi gli amministratori delegati delle aziende?

Per trovare risposta a questa domanda, 40 leader d’impresa si sono riuniti al MADE 4.0, Competence Centre Industria 4.0, per discutere di sostenibilità in un evento promosso da AICEO, Associazione Italiana Ceo, in collaborazione con Porsche Consulting.

Filo conduttore dell’evento è stato, appunto, il tema della sostenibilità aziendale, che a più riprese si è intrecciato con quello della trasformazione digitale e tecnologica.

Un intreccio inevitabile, confermato anche dalle parole di Josef Nierling - managing director, Ceo e amministratore delegato di Porsche Consulting in Italia - in apertura di giornata: «La digitalizzazione può aiutare a diminuire le emissioni globali del 15%. Attraverso 3 elementi chiave, simulazione, connettività e data analytics, si può contemporaneamente ottenere una performance aziendale superiore e minor consumo di risorse, garantendo una crescita prospera e sostenibile delle nostre imprese», ha spiegato.

Come sottolineato anche da Paola Corna Pellegrini - presidente dell’associazione AICEO - «È ormai evidente e supportato anche dai mercati finanziari che la sostenibilità ambientale insieme a quella sociale sono conditio sine qua non per lo sviluppo futuro delle imprese. È altrettanto vero che la trasformazione digitale e tecnologica saranno sempre più potenti acceleratori di una crescita sostenibile, per questo come AICEO ci siamo impegnati ad accrescere la consapevolezza attraverso 6 tavoli di lavoro ispirati agli SDGs dell’agenda universale 2030».

Un momento di confronto e analisi in una location per nulla casuale, scelta per sottolineare il ruolo chiave delle tecnologie a supporto della crescita sostenibile e il sostegno che il Competence Center offre alle imprese italiane sulle tematiche della trasformazione digitale. Oggi, 3,3 milioni di euro è la cifra investita per la realizzazione di 97 progetti a cura del centro di competenza e 148 il numero dei corsi di training a cui hanno partecipato più di 1.000 imprese.

«Il nesso tra digitalizzazione e sostenibilità è sempre più evidente e dimostrato. Grazie all’evento di AICEO abbiamo potuto approfondire questa tematica con i Ceo delle aziende partner dell’associazione, ma soprattutto abbiamo dato una prova concreta di come il Competence Center sia attivo e strutturato per dare supporto alle imprese nel percorso di trasformazione digitale. Il dialogo tra MADE 4.0 e le associazioni fa sì che queste tematiche rimangano in cima alla lista delle priorità delle imprese italiane» ha dichiarato Marco Taisch, presidente di MADE.

Nel corso dell’evento sono stati tanti i momenti di confronto, tra cui una vera e propria tavola rotonda, moderata da Daniele Napoleoni - associate partner Porsche Consulting - pensata per favorire lo scambio di idee, pensieri e opinioni e generare innovazione e visioni del futuro e a cui hanno preso parte i Ceo di Aeroporti Bologna, PraxiConsulting, Estendo e Best Western Italia.

«Negli ultimi anni l’attenzione alla sostenibilità è cambiata, soprattutto per quanto riguarda il tema energia. Non si tratta solo di rispettare gli obiettivi ESG, ma anche di fornire un’autovalutazione coerente con la propria produzione. Il consumo delle risorse idriche e il risparmio energetico sono parte integrante degli hotel di nuova generazione», sono state le parole della presidente di Best Western Italia, Sara Degesi.

Andrea Vivi, esperto di certificazioni di sostenibilità e Ceo di PraxiConsulting, ha aggiunto «Nel settore B2C (business to consumer, ndr) sono già state applicate delle strategie sostenibili, ma nel mercato B2B (business to business, ndr) c’è ancora molto lavoro da fare. Non basta lasciare tutto in mano all’area marketing e comunicazione delle imprese, bisogna applicare queste competenze anche alla realtà della produzione, rispettando tutti i parametri della misurabilità».

A chiudere l’evento è stato, poi, il talk dedicato alle start-up presieduto Davide Buccheri, innovation manager director CDILabs, in cui sono stati presentati i casi delle italiane J4energy e Energy Dome.

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