Diritti

La figlia di Navalny ritira il premio per la libertà di pensiero

A Strasburgo la cerimonia di premiazione del Premio Sacharov assegnato ogni anno dal Parlamento europeo
Alexey Navalny, vincitore del premio Sacharov per la libertà di espressione
Alexey Navalny, vincitore del premio Sacharov per la libertà di espressione
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15 dicembre 2021 Aggiornato alle 11:19

Dasha Navalnaya, la figlia del dissidente e politico russo Aleksey Navalny, attualmente detenuto, ritira il Premio Sacharov 2021 per la libertà di pensiero nella cerimonia annuale che si tiene a Strasburgo.Scelto “per il coraggio mostrato nella lotta per la libertà, la democrazia e i diritti umani”, aveva annunciato una portavoce del Parlamento europeo durante la sessione plenaria tenutasi a Strasburgo il 20 ottobre.Come ogni anno dalla fine degli anni Ottanta, l’Ue conferisce il Premio Sacharov per la libertà di pensiero intitolato al fisico nucleare sovietico Andreiy Sacharov, Premio Nobel per la Pace nel 1975. Un riconoscimento agli sforzi compiuti a favore dei diritti dell’uomo che può essere attribuito a singoli, gruppi e organizzazioni che si siano distinti nel proteggere la libertà di pensiero. Navalny non ha ritirato il premio per scontare una condanna di 3 anni e mezzo per un processo del 2014 con l’accusa di storno e riciclaggio ai danni di due filiali della società di cosmetici francese Yves Rocher.

In occasione dell’annuncio del vincitore, i vertici delle istituzioni europee, hanno chiesto a Vladimir Putin il rilascio di Navalny, in carcere da febbraio 2021, riaccendendo i riflettori sulla vicenda relativa a un personaggio contraddittorio e scomodo. In estate Navalny era stato indagato e incriminato per un nuovo capo di accusa per la creazione di un’organizzazione no profit che viola i diritti dei cittadini, e non è ancora chiaro quando lascerà il carcere.Da Strasburgo Daria Navalnaya ha lanciato un appello all’Ue: “Bisogna fare tutto il possibile affinché mio padre sia rilasciato e io credo che con il vostro aiuto questo sia possibile”.

Il Cremlino aveva prontamente commentato la notizia con le dichiarazioni ai giornalisti del portavoce Dmitry Peskov, “una tale decisione del Parlamento europeo probabilmente svaluta il nome del premio e il significato di libertà di pensiero”. Secondo Peskov, nonostante il premio Sacharov a Navalny screditerebbe il nome del fisico sovietico distintosi per la sua attività in favore dei diritti civili, “nessuno può obbligarci a mostrare rispetto per tali decisioni”.