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Che cos’è il nucleare di quarta generazione?

La parola nucleare, anche nella sua forma più innovativa, evoca spesso nell’immaginario collettivo italiano qualcosa di poco sicuro e conosciuto. Eppure il ricorso a questo tipo di energia potrebbe diventare realtà
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6 settembre 2023 Aggiornato alle 19:00

La definizione nucleare di quarta generazione nasce dal programma di ricerca americano Generation IV international forum nel 2001, a cui partecipano molti Paesi e la Comunità europea dell’energia atomica (Euratom). Obiettivo principale del programma è studiare e progettare sistemi innovativi per l’ energia nucleare, per migliorarne la sicurezza, ridurre la produzione di scorie, sottrarsi alla sua proliferazione per uso militare, minimizzare gli sprechi e l’utilizzo di risorse naturali e diminuire i costi di costruzione e di esercizio di questi impianti.

Questi sistemi, secondo i firmatari del progetto, legati allo sviluppo del nucleare di quarta generazione offrirebbero vantaggi economici, riduzione delle scorie prodotte, eliminazione del plutonio impiegabile in armi nucleari e protezione fisica dell’impianto.

Quello che si vuole capire è soprattutto la questione del confronto dei costi dell’energia nucleare con quella dei combustibili fossili. Secondo il Generation IV international forum questi nuovi prototipi inoltre non saranno disponibili per il commercio prima del 2030.

Reattore nucleare di quarta generazione

Al momento i reattori attivi a livello mondiale appartengono perlopiù alla “seconda generazione”, che si basa su tecnologie sviluppate negli anni ‘70. Le tecnologie più avanzate sono invece quelle di “terza generazione”, attualmente proposte sul mercato e realizzate nelle tre tipologie EPR, ABWR e AP1000, ma non ancora dotate delle caratteristiche necessarie per rientrare nella “quarta generazione”.

Il reattore nucleare di quarta generazione dovrebbe introdurre importanti differenze rispetto agli altri soprattutto nei materiali impiegati, pur continuando a utilizzare come materiale fissile principalmente uranio e plutonio.

Secondo l’Associazione Italiana Nucleare, il reattore nucleare di quarta generazione è di piccola taglia (Small Modular Reactor) e può essere impiegato in vari ambiti: produzione di calore, elettricità o di entrambe.

Il nucleare verso la sostenibilità?

Il dibattito è ancora acceso tra chi vede nel nucleare e quindi nel nucleare di quarta generazione un ritorno a vecchie questioni di pericolosità per l’ambiente e per le persone e chi invece lo vede come un’alternativa concreta per la produzione, sostenibile. di energia elettrica. Ma quali sono i vantaggi utili della produzione elettrica da nucleare verso la sostenibilità?

A favore di questa produzione ci sono le basse emissioni CO2, la riduzione della dipendenza da petrolio e gas, l’elevata produzione di energia a basso costo, il ciclo di vita dell’impianto, in genere molto lungo. Caratteristiche che avrebbero un impatto positivo anche sull’occupazione.

Contro la produzione di energia elettrica da nucleare invece ci sarebbe la difficile localizzazione delle centrali e i costi di realizzazione di queste ultime che all’inizio sarebbero molto elevati, considerando anche e soprattutto la gestione delle scorie nucleari.

Il nucleare nella transizione ecologica

Tra il 2022 e il 2023 più di 90 miliardi di dollari verranno investiti nel nucleare, secondo Rystad Energy, con 52 nuovi reattori in costruzione su scala globale.

Le discussioni sul nucleare di quarta generazione, sull’energia dell’atomo si sono intensificate all’inizio del 2022 quando nella bozza della tassonomia dell’Unione europea, un documento redatto dagli Stati membri, in cui si citano investimenti nel nucleare e nel gas come compatibili con la transizione ecologica. Questo passaggio graduale che vedrebbe il nucleare nella transizione ecologica, dovrebbe portare al raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. C’è apertura quindi del Vecchio continente verso il reattore nucleare di quarta generazione.

Stati come Austria, Germania, Spagna si sono detti contrari all’inclusione dell’atomo nel testo della tassonomia. Dall’altra parte favorevole alla proposta si è dimostrato un paese come la Francia, che tramite il nucleare soddisfa buona parte del proprio fabbisogno energetico.

La transizione ecologica, secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea) si farà sostanzialmente con le energie rinnovabili, ma in questo scenario un ruolo potrebbe essere giocato anche dall’energia nucleare.

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