Ambiente

Tartarughe verdi alla riscossa

Considerate in via di estinzione, negli anni ‘80 erano quasi scomparse dagli atolli delle Seychelles. Ora, grazie a politiche di protezione, il numero di questi animali è esploso
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23 marzo 2022 Aggiornato alle 11:23

Ritorno al futuro per le tartarughe verdi. Dalle paradisiache Seychelles arriva una storia che racconta l’importanza della protezione della natura e soprattutto della capacità di programmare, in vista del futuro, per riuscire a dare una nuova chance alle specie in difficoltà.

Qui negli anni ‘80 a causa della caccia delle tartarughe, che fu vietata solo nel 1968, ormai non c’erano più esemplari nell’isola. Nell’atollo di Aldabra trovare una traccia di questi affascinanti animali marini era un’impresa, nonostante i divieti di depredare queste creature fossero in vigore da ormai più di 10 anni.

Era un segnale di difficile ripresa della specie. Poi, grazie all’aiuto di persone come Jeanne Mortimer, per tutti “madame torti”, colei che ha fondato Our Seas Foundation (SIF) Turtle Action, qualcosa è lentamente cambiato. Nel 1995 infatti sull’atollo, dopo anni di tentativi di difesa del mare, sono tornate a nidificare le tartarughe verdi, specie in via d’estinzione.

Da allora, anno dopo anno, si registrano importanti segnali di ripresa. «Una cosa che le persone hanno imparato sono le funzioni di protezione, ma potrebbe essere necessario essere pazienti e a volte aspettare anche 35 anni», ha raccontato Mortimer a Popular Science. E così è stato nel caso delle tartarughe delle Seychelles.

Oggi, dopo quasi mezzo secolo di protezione, uno studio pubblicato su Endangered Species Research racconta la netta ripresa di questi animali nell’atollo: da circa 2.000 alla fine degli anni ‘60 a più di 15.000 a fine 2010, più di sei volte tanto.

Mentre in tutto il mondo le tartarughe verdi continuano ad affrontare uno spaventoso declino, dopo anni di caccia e poi inquinamento del mare, uccise da reti da pesca e plastica, nell’atollo di Aldabra cresce la speranza per le popolazioni di questi animali. Per gli esperti, il ritorno e la crescita delle tartarughe in questo spicchio di mondo sono stati lenti, ma ora ci sono forti segnali di una importante risalita, indici che testimoniano la necessità di politiche di conservazione a lungo termine.

Poco accessibile, protetta da divieti di pesca e di caccia delle tartarughe, la zona di Aldabra oggi offre così un riparo (lontano dall’uomo) per la ripresa di queste creature dei mari. Senza la lungimiranza degli esperti, che hanno deciso di iniziare le politiche di protezione diverse decine di anni fa, oggi tutto questo non sarebbe possibile sostengono gli scienziati: le tartarughe verdi impiegano tra i 20 e i 50 anni a raggiungere la maturità sessuale e riprodursi, per cui prima iniziano i sistemi di conservazione più chance di crescita avranno le popolazioni.

In generale, ricordano i biologi anche grazie a esempi vincenti che provengono da Stati Uniti, Costa Rica e alcune zone dell’Asia, se si riescono a proteggere le spiagge le tartarughe saranno in grado di riprendersi nel tempo e assicurarsi un futuro.

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