Economia

Pnrr: 55 obiettivi conseguiti e target raggiunti

Il resoconto finale sui traguardi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, stabiliti per il secondo semestre 2022, si chiude in positivo
Credit: George Pak/ Pexels  
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1 gennaio 2023 Aggiornato alle 13:30

Di tutti i 55 obiettivi, lasciati in eredità dall’ex Governo Mario Draghi a quello attuale di Giorgia Meloni, nemmeno uno a oggi è rimasto incompleto.

Il governo Meloni ha dunque conseguito, in maniera concisa e puntuale, tutti gli obiettivi inerenti al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza portando in pregio all’Italia una rata da 19 miliardi di euro.

La comunicazione su tale importo è arrivata direttamente dal ministro degli Affari Europei, che ha espresso chiaramente come il risultato raggiunto sia la conseguenza di un “dialogo costruttivo attivato a livello politico con la Commissione europea che ha consentito, tra l’altro, il superamento di alcune criticità connesse al raggiungimento di qualche obiettivo”.

Ma di questi 55 obiettivi, quanti sono stati raggiunti anche dal governo Draghi?

Non è solo merito del governo contingente, ma si tratta di un vero e proprio lavoro di squadra. L’ex governo aveva portato a termine ben 25 degli obiettivi stabiliti, ma quello che ha sorpreso è stata la velocità d’esecuzione con cui il governo Meloni, in soli 60 giorni, si è occupato della restante parte.

Sul filo di lana, per ultima, raggiunge il proprio target anche l’Università, che somma 262 borse stanziate alle 50 già rendicontate in partenza.

E per quanto riguarda gli altri asset portanti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza?

In primis la Transizione Digitale, che vede collaudato il Polo Strategico nazionale con quattro data center per ospitare i dati più complessi della Pubblica Amministrazione in modalità cloud; ovvero sotto forma di servizio comprensivo di Software, Database, server e reti e connessioni Internet.

Anche in ambito Lavoro gli esiti sono positivi: l’ultima delle quattro azioni conseguite è stata finalizzata entro i tempi previsti e riguarda l’adozione del piano nazionale contro il lavoro sommerso.

Il settore Sanità chiude i suoi due ambiziosi obiettivi in ambito salute: quello sui 51 super ospedali, dei quali 21 pubblici e 30 privati, che porteranno le nuove cure al letto dei pazienti malati e le gare stanziate da 1,4 miliardi per la digitalizzazione sanitaria (grazie alla stipula dei contratti Consip che permetteranno una miglior gestione dei database dei pazienti e l’innovazione nell’Health Care).

Non da meno gli altri ambiti, come Fisco, Istruzione, Infrastrutture, Ambiente e Giustizia, che completano il quadro degli obiettivi nazionali che perseguono il fine della costruzione di un paese migliore e adeguato agli standard prefissati dall’Unione Europea.

Il Pnrr non si ferma e va ad alta velocità anche sui binari delle Ferrovie dello stato. Sono state lanciate gare per 20 miliardi di euro e il piano di Recovery assegna alla società statale ferroviaria un valore pari a 25 miliardi per il rilancio della mobilità. Di questi importi, più del 17% è già stato impegnato e investito.

Negli ultimi giorni, sono state lanciate 18 gare per 6.8 miliardi di euro, con l’obiettivo di rafforzare e migliorare la rete nazionale.

Tra le tante gare lanciate, di queste, le due principali sono la realizzazione della tratta Battipaglia – Romagnano (integrata nella nuova linea di alta velocità Salerno – Reggio Calabria) e la tratta Fiumetorto – Lercara, nella penisola siciliana tra Palermo e Messina. Una volta che saranno terminati tali lavori sarà possibile andare da Palermo a Catania in meno di due ore.

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