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Che cos’è la Csrd?

Piccola guida alla Corporate Sustainability Reporting Directive: la direttiva sull’informativa di sostenibilità delle imprese. A chi si rivolge? Quali sono gli elementi principali?
Credit: Patrick Pleul/dpa
Tempo di lettura 5 min lettura
28 dicembre 2022 Aggiornato alle 12:15

Si tratta della nuova direttiva sull’informativa di sostenibilità delle imprese che va a sostituire l’attuale Nfrd - Non financial reporting directive, cioè direttiva sull’informativa non finanziaria: la rendicontazione precedente aveva come fine quello di andare ad analizzare e comprendere l’andamento dell’impresa, dei suoi risultati e dell’impatto della sua attività). Di conseguenza le società dovevano pubblicare informazioni inerenti sia all’impatto delle tematiche sostenibili sulla società sia all’impatto della stessa sull’ambiente.

L’attuale rendicontazione deve rendere più chiaro il contenuto dell’informativa ed ha l’obbligo di divulgare informazioni riguardo le diverse tematiche di sostenibilità, impatto ambientale, diritti sociali, diritti umani e fattori di governance.

Come ha affermato il ministro dell’Industria e del Commercio Europeo Jozef Sikela: «Le nuove norme renderanno un maggior numero di imprese responsabili del loro impatto sulla società e le guideranno verso un’economia a vantaggio delle persone e dell’ambiente. I dati sull’impronta ambientale e sociale saranno disponibili al pubblico, ossia di chiunque sia interessato a tale impronta. Allo stesso tempo, i nuovi requisiti ampliati sono adattati alle varie dimensioni delle imprese e forniscono loro un periodo transitorio sufficiente per prepararsi».

A chi si rivolge la Csrd?

L’obbligo di pubblicazione del bilancio di sostenibilità viene esteso a tutte le grandi aziende, pubbliche o meno, alle Pmi (le microimprese sono quindi esenti) quotate nella borsa di uno Stato membro e alle imprese estere che fatturano più di 150 milioni di euro nell’Ue.

Quando si applicherà il regolamento?

La nuova direttiva sulla Corporate Sustainability prevede l’applicazione delle nuove regole in 4 fasi:

- nel 2025, deve essere comunicata la rendicontazione del 2024 delle imprese già soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario;

- nel 2026, deve essere comunicata la rendicontazione del 2025 delle imprese attualmente non soggette alla direttiva sulla comunicazione di informazioni di carattere non finanziario;

- nel 2027, deve essere comunicata la rendicontazione del 2026 delle Pmi quotate, gli enti creditizi piccoli e non complessi e le imprese di assicurazione captive;

- nel 2029, deve essere comunicata la rendicontazione del 2028 delle imprese di Paesi terzi;

Quali elementi deve contenere?

Il nuovo bilancio di sostenibilità deve avere:

- un’esigua descrizione del modello e della strategia aziendali dell’impresa che indichi la resilienza del modello e della strategia aziendale in relazione ai rischi connessi alle questioni di sostenibilità;

- le diverse opportunità per l’impresa connesse alle questioni di sostenibilità;

- i piani dell’impresa, inclusi le azioni di attuazione e i relativi piani finanziari e di investimento, affinché possano garantire che il modello e la strategia aziendale siano compatibili con la transizione economica sostenibile e con la riduzione del riscaldamento globale a 1,5°C (in linea con l’accordo di Parigi nell’ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e l’obiettivo europeo di conseguire la neutralità climatica entro il 2050);

- il metodo per rendicontare gli interessi dei suoi portatori di interessi, del suo impatto sulle questioni di sostenibilità e della strategia aziendale dell’impresa;

- le modalità di attuazione della strategia dell’impresa;

- la descrizione degli obiettivi che sono definiti temporaneamente. Essi sono connessi sia alle questioni di sostenibilità individuati dall’impresa che agli obiettivi assoluti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra almeno per il 2030 e il 2050;

- la descrizione dei progressi ottenuti dall’impresa nel perseguire gli obiettivi sopracitati e una dichiarazione che attesti se gli obiettivi - relativi ai fattori ambientali - siano basati su prove scientifiche conclusive;

- la descrizione del ruolo degli organi di amministrazione, gestione e controllo delle questioni di sostenibilità e delle loro competenze e capacità in relazione allo svolgimento del ruolo stesso;

- la descrizione delle politiche dell’impresa in relazione alle questioni di sostenibilità;

- informazioni riguardo l’esistenza di sistemi di incentivi connessi alle questioni di sostenibilità che sono destinati ai membri degli organi di amministrazione, direzione e controllo;

- la descrizione dei principali impatti negativi, effettivi o potenziali, legati alle attività e alla catena del valore dell’impresa stessa, compresi i suoi prodotti, i suoi servizi, i suoi rapporti commerciali e la sua catena di fornitura;

- la descrizione di eventuali azioni intraprese dall’impresa per prevenire o attenuare impatti negativi, effettivi o potenziali e la descrizione di eventuali risultati di queste azioni;

- la descrizione dei principali rischi per l’impresa connessi alle questioni di sostenibilità e le modalità di gestione degli stessi rischi adottate dall’impresa.

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