Usa, stupro studentessa Virginia: le scuole sono responsabili?

 

B.R. aveva 11 anniquando alcuni studenti dellaRachel Carson Middle Schoolhanno iniziato amaltrattarla e molestarla sessualmente. A 12, secondo la sua testimonianza, le molestie si sono trasformate instupri, ripetuti, alla fermata dell’autobus e nei boschi vicini. Nel 2019 ha intentato unacausa alle scuole pubblichedella contea di Fairfax, che“non sono riuscite a fornirle un ambiente di apprendimento sicuro”. La vicenda, sostiene, è una unaviolazione dei suoi dirittiai sensi del Titolo IX, la legge federale sui diritti civili che vieta la discriminazione basata sul sesso (compresi gravidanza, orientamento sessuale e identità di genere) in qualsiasi programma o attività educativa che riceva finanziamenti federali. Oggi ha 24 anni e chiede unrisarcimento dei danniper i problemi di salute mentale e fisica che sarebbero legati a undisturbo da stress post-traumaticodovuto agli eventi che avrebbe vissuto in seconda media. La domanda a cui deve rispondere il tribunale non è tanto (o non solo) cosa sia accaduto nel 2011, ma soprattuttocosa sapesse la scuola e quali azioni avesse intrapreso per gestire la situazione. Secondo l’istituto, all’epoca è stato fatto tutto il necessario: in una dichiarazione, un portavoce dellaFairfax County Public Schools (Fcps)ha affermato che «Più di 10 anni fa, amministratori, consulenti, insegnanti e personale dedicati hanno aiutato questa ex studentessa e hanno affrontato le sue preoccupazioni». La difesa non solo sostiene chenessuno stupro è mai stato denunciato, ma ha messo in dubbio (in modo “aggressivo”, ha scritto Karina Elwood sulWashington Post)lacredibilità della donna. Anovembre, il consiglio scolastico della contea di Fairfax aveva presentato una mozione chiedendo diarchiviare la causa, affermando di avere prove che l’ex studentessa avesseinventato le accuse.Il giudiceavevarespintola richiesta. Il verdetto dovrebbe arrivare questo mese. In ballo, però, c’è una questione che va al di là della vicenda di B.R. Secondo Elwood, infatti, questo caso “solleva interrogativi critici sulla misura in cui le scuole possono essere ritenute legalmente responsabili per ciò che accade sia nel campus che dopo la scuola tra gli studenti”. Un tema che in Virginia negli ultimi anni è stato particolarmente caldo: nel 2022, secondo ilFairfax Youth Survey,oltre il 16% delle studentesse dai 13 ai 17 anniha dichiarato di essere statomolestato sessualmentenell’ultimo anno almeno una volta e ogni anno i casi di aggressione denunciati sono centinaia (senza contare l’enorme sommerso che rimane nascosto). Il problema è (anche, e soprattutto) l’atteggiamento delleamministrazioni scolastiche. Che, come nel caso dello studente che dopo aver commesso una violenza sessuale è stato trasferito in un altro campus, dove ha aggredito un’altra ragazza, sono finite in tribunale (o hanno pagato fior di milioni in avvocati) per la cattiva gestione dei casi di violenza e molestie. Nel 2022, un rapporto delgran Juryha condannato il modo in cui le scuole di Loundon hanno gestito leaggressioni sessuali. Nel febbraio del 2023, il consiglio scolastico della conteaha votato permantenere privati ​​i risultati di un rapporto indipendentesulle aggressioni sessualie pochi mesi dopo la famiglia di una delle due adolescentiha fatto causa per 30 milioni di dollariper non aver seguito il protocollo del Titolo IX. «1 ragazza su 4 e 1 ragazzo su 6 subiscono abusi sessuali prima di diplomarsi alla scuola superiore. Questo è inaccettabile – ha detto Alex Prout, co-fondatore dell’organizzazioneI Have the Right Toe padre di una survivor di violenza sessuale – Ma ciò che è ancora più inaccettabile è chele nostre scuole o istituzioni spendano milioni di dollari per mettere a tacere le vittime di violenza sessuale». Quello di B.R. non è il primo caso in cui il sistema scolastico di Fairfax finisce sotto accusa. Una querelante identificata come Jane Doe aveva accusato l’amministrazione scolastica di non aver risposto adeguatamente alle sue denunce, in cui riportava un’aggressione sessuale durante un viaggio d’istruzione. Nel luglio dello scorso anno Rachna Sizemore Heizer, presidente del consiglio scolastico della contea di Fairfax,ha firmato un accordoaccettando di pagare 587.500 dollari per chiudere la una causa civile.