Mai più senzatetto: il modello finlandese
Entro il 2027 in Finlandia non ci saranno più senzatetto. a oggi, stando ai dati dell’Ara – Centro finlandese per la Finanza e lo Sviluppo dell’Edilizia Abitativa – i senza fissa dimora sarebbero poco più di quattromila.
Ma come ha raggiunto la Finlandia questo ambiziosissimo obiettivo? Il modello adottato è quello dell’Housing First, ossia fornire alle persone che vivono in strada un alloggio immediato e permanente: un concetto che ribalta la classica visione per cui, prima di trovare alloggio, è necessario trovare un lavoro. E nel corso degli ultimi quarant’anni, ha portato decisamente i suoi frutti.
Dagli anni Ottanta a oggi, infatti, il Paese scandinavo è passato da avere all’incirca 20.000 senzatetto a poco più di 4.000, ossia lo 0,08% della popolazione totale.
Un sistema, questo, che funziona grazie alla sinergia tra Stato, Ong e servizi sociali: da ormai oltre trent’anni l’associazione no profit Y-Foundation compra immobili disponibili su mercato per poi offrire un servizio di housing per persone senzatetto; inoltre, Stato, comuni e città acquistano o sovvenzionano la costruzione di alloggi a prezzi accessibili anche alle persone economicamente svantaggiate.
Il tutto è stato reso possibile dall’efficientissimo sistema di welfare, che comprende erogazioni sociali quali sussidi di disoccupazione, indennità di alloggio, e assistenza sociale.
In termini sociali, il modello dell’Housing First permette ai propri connazionali di condurre una vita dignitosa, riducendo loro il rischio di ammalarsi o di commettere crimini; consente loro di usufruire dei servizi di pronto soccorso, di disintossicazione e di assistenza psichiatrica laddove necessario, e fornisce un supporto per il reinserimento nel tessuto sociale.
Uno sforzo che ha sicuramente portato ottimi risultati anche a livello economico: Juha Kaakinen, Ceo di Y-Foundation spiega che “mantenere le persone senza casa, invece di fornirgliene una, è sempre più costoso per la società”. Continua: “Quando un senzatetto ottiene una casa permanente, anche con il sostegno economico, il risparmio sui costi per la società è di almeno 15.000 euro per persona all’anno”.
Dunque, un principio, una filosofia, quella adottata dallo Stato finlandese, che mette al centro i diritti umani, quelli che tutti dovremmo poter esercitare, anche quando sopraffatti dalle difficoltà. E in questo scenario comprensione e consenso politico sono stati fondamentali, così come è stata fondamentale da parte della classe dirigente del Paese la comprensione della dignità umana. Perché tutti meritiamo una seconda possibilità. Anche i senzatetto.