Bangkok: troppo inquinamento, residenti in smart working

 

La capitale thailandese Bangkok è alle prese conaltissimi livelli di inquinamento. Con le sue arterie stradali costantemente trafficate e le mastodontiche industrie, la città deve fare i conti con lepolveri sottiliche si innalzano lungo l’atmosfera creando numerosi danni. I livelli di PM2.5  – la  classificazione numerica data allepolveri sottiliin base alle dimensioni medie delle loro particelle  –hanno raggiunto 63.2 μg/m³ (microgrammi per metro cubo). Numeri molto più alti delle linee guida fornite dall’OMS, secondo le quali lasoglia limite per la protezione della salute umana è di 5 μg/m³, aggiornata nel 2021. È la ragione che ha spinto le autorità della metropoli da 10 milioni di abitanti aconsigliare losmartworking,o meglio il lavoro da casa. «I residenti dovrebbero lavorare da remoto, se è possibile  –  dichiara il governatoreChadchart Sittipunt- o almenopassare dai veicoli privati alle opzioni offerte dal trasporto pubblico, se pendolari. Le autorità cercheranno di controllare le attività che generano polveri sottili come lacombustione dei motori dei veicoli, in particolare camion». Una buona parte degli abitanti della città presentaproblemi alle vie respiratorie o sintomatologie infiammatorie, come dermatiti generalizzate o irritazioni oculari. Spesso questi sintomi richiedonocure tempestive e, se non trattati, provocano danni a lungo terminesull’organismo. I pazienti con malattie legate all’inquinamento che si recano negli ospedali locali sono raddoppiati in una sola settimana, passandoda 96.000 a circa 213.000. Se la situazione dovesse peggiorare  –  e i numeri preoccupanti sono già un segnale  –  verranno prese in considerazione altre misure, comelimitazioni ai trasporti privati o chiusura delle scuole, adottate anche in passato. Agli abitanti è stato consigliato anche diindossare mascherine protettiveper proteggersi dalle particelle inquinanti, verranno distribuite gratuitamente alle persone più vulnerabili. «Tutti servizi sanitari pubblici provinciali monitoreranno la situazione – affermano funzionari del Ministero della salute pubblica – in particolare,verranno monitorate le aree di Samut Songkhram, a sud-ovest di Bangkok, eLampang, a nord della capitale». A complicare il tutto anche inumerosi incendi che si sviluppano nei boschi, soprattutto tra dicembre e aprile, peggiorando l’inquinamento già pervasivo delle metropoli thailandesi.Sono 23 in totale le provinceinserite nella lista dei territori più inquinati della Thailandia che adesso verranno poste sotto controllo.

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