Così l’ambiente infiamma le Regionali in Lazio e Lombardia

 

Manca un mese alleRegionalie gli animi inLazioeLombardiainiziano a scaldarsi. Sotto i riflettori ci sono i candidati e le loro idee suambienteediritti civili. In Lazio la sfida è a tre. L’assessore alla SaluteAlessio D’Amatocorre per ilPde ilTerzo polocercando di confermare la striscia positiva che vede i democratici al governo della regione dal 2013. Per farlo D’Amato ha inserito nel suo programma elettorale iltrasporto pubblico gratuito per gli under 25, il reddito di formazione per i Neet (i giovani che non lavorano e non studiano), l’apertura di100comunità energetichein 100 comuni differentie la creazione di un assessorato per i diritti civili. Punti su cui avrebbe potuto convergere anche il Movimento 5 Stelle che ha però deciso di presentare una sua candidata:Donatella Bianchi. La storica conduttrice del programma Rai Linea Blu, già presidente delWwf, ha fatto sapere che le sue priorità saranno «transizione ecologica, salvaguardia ambientale e lotta alle disparità». Il motivo della discordia tra i due partiti è stato iltermovalorizzatore,voluto dal sindaco di RomaRoberto Gualtieriper risolvere il problema rifiuti nella Capitale. Una soluzione bollata come «irricevibile» dal Movimento e giudicata invece positivamente da D’Amato. Favorevole al termovalorizzatore è anche il candidato del centrodestraFrancesco Rocca. L’ormai ex presidente dellaCroce rossa italianaha detto di considerare l’impianto «un tema centrale» avvisando, però, che «il termovalorizzatore da solo non è una risposta, serve una cultura diversa sulla differenziata». Anche in Lombardia il fu centrosinistra è riuscito a dividersi. Il candidato del PdPierfrancesco Majorinoè appoggiato dal Movimento 5 Stelle, ma non dal Terzo polo che ha scelto di puntare suLetizia Moratti, già ministra, sindaca di Milano e assessora in Lombardia sempre per il centrodestra. Il presidente leghistaAttilio Fontanaè invece a capo dell’alleanza tra Carroccio, FdI e Forza Italia. Anche qui le polemiche sui termovalorizzatori non mancano. Pentastellati e democratici hanno fatto sapere di essere intenzionati a «superare» i termovalorizzatori più vecchi in favore di una nuova «economia circolare». Di tutt’altro avvisoFontanache ha detto: «Posso tranquillizzare i cittadini lombardi che vinceremo noi e quindi non spegneremo i termovalorizzatori, e non saremo quindi invasi dall’immondizia». Favorevole agli impianti anche Moratti. Non a caso il leader di Azione Carlo Calenda haattaccatoMajorino: «Ha fatto un’alleanza con chi vuole chiudere i termovalorizzatori». A far discutere sono anche altre questioni ambientali. Anche se, almeno a parole, tutti i candidati sono a favore di una svolta verde.Fontana può vantare l’approvazione del Programma regionale energia ambiente e clima, che ha lo scopo di traghettare la regione verso laneutralità climatica nel 2050. Mentre il centrosinistra denuncia ritardi sulle rinnovabili e promette una «rivoluzione» anche sui diritti civili. Durante il lancio della lista Patto civico per Majorino presidente,Luca Paladini, fondatore e portavoce deI Sentinelli di Milano, ha detto: «Credo valga la pena metterci la faccia non per cambiare un pezzetto, ma per cambiare radicalmente la condizione dei diritti civili. C’è un filo rosso che tiene insieme idiritti delle persone Lgbtcon il diritto alla salute: avere un ambiente e una qualità dell’aria che ci permetta di vivere in una regione che non sia la più inquinata d’Europa».