Città

Le 9 città italiane che diventeranno laboratori green

Scelte tra 100 candidate europee, queste realtà parteciperanno alla “Cities Mission” della Ue con l’obiettivo di neutralità climatica entro il 2030
(Winston Osei Adom)
(Winston Osei Adom)
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3 maggio 2022 Aggiornato alle 09:00

La prova dei nove. Su cento città europee selezionate per partecipare alla “Cities Mission”, una missione coordinata e sovvenzionata dall’Unione Europea per favorire città che siano a impatto climatico zero entro il 2030, ci sono anche nove italiane.

La Commissione Ue ha infatti scelto Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino come rappresentanti dello Stivale per questa complessa sfida.

Si tratta del numero più importante, dopo la Francia, per numero di città scelte in un singolo Paese. Già, ma in che cosa consiste questa missione? Grazie a contributi di 360 milioni di euro di finanziamenti provenienti dal programma Horizon Europe, nelle singole città verranno avviati percorsi verso la neutralità climatica.

Per esempio con innovazioni per la mobilità, ma anche efficienza energetica oppure urbanistica verde. Non solo, come spiega l’Ue «tra i vantaggi per le città vi sono la possibilità di ricevere consulenza e assistenza su misura da parte di un’apposita piattaforma della missione gestita da NetZeroCities, nuove opportunità di ottenere sovvenzioni e finanziamenti e la possibilità di aderire a grandi azioni di innovazione e progetti pilota. La missione offre inoltre opportunità di creare reti, consente lo scambio di buone pratiche tra le città e sostiene la partecipazione dei cittadini».

Per l’Italia la prova delle nove città prescelte sarà l’occasione per dimostrare che un cambiamento, basato su sempre meno emissioni climalteranti, potrà essere possibile nel giro di pochi anni e che altre realtà potranno unirsi in questa trasformazione. Queste città, come ricorda l’Europa, dovranno dunque diventare laboratori sperimentali per ridurre le emissioni.

«Sono state selezionate 100 città dei 27 Stati membri, e altre 12 di Paesi associati o che potrebbero associarsi a Horizon Europe, il programma di ricerca e innovazione dell’Ue per il periodo 2021-2027. Le nostre aree urbane ospitano il 75 % della popolazione dell’Unione. A livello globale le città consumano oltre il 65% dell’energia mondiale, causando oltre il 70 % delle emissioni di CO2. Perciò è importante che fungano da ecosistemi di sperimentazione e innovazione e aiutino tutte le altre a diventare climaticamente neutre entro il 2050» si legge nella nota di presentazione della missione.

Secondo la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, realtà come Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino avranno il compito di indicare la via per un futuro più sano. «Ormai la transizione verde è iniziata in tutta Europa, ma c’è sempre bisogno di pionieri che si prefiggono obiettivi ancora più ambiziosi. Queste città ci stanno indicando il cammino verso un futuro più sano e potranno contare su tutto il nostro appoggio. Mettiamoci subito al lavoro».

Fra i compiti assegnati alle varie realtà scelte anche quello di redigere dei contratti cittadini per il clima, ovvero dei piani dettagliati per arrivare alla neutralità climatica in tutti i settori, come l’energia, l’edilizia, la gestione dei rifiuti e dei trasporti. Nel processo verranno coinvolti sia i cittadini che i privati, ponendo obiettivi che andranno centrati e tutte le nove città italiane selezionate parteciperanno anche alle attività del Green City Network, il network promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile.

Come spiega Frans Timmermans, vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, «che si tratti di rinverdire gli spazi urbani, lottare contro l’inquinamento atmosferico, ridurre il consumo energetico negli edifici o proporre soluzioni di mobilità pulita, le città sono spesso il fulcro dei cambiamenti di cui l’Europa ha bisogno per completare con successo la transizione verso la neutralità climatica. Mi congratulo con le città selezionate oggi e attendo con interesse di scoprire le soluzioni che svilupperanno per guidare i loro abitanti e le imprese verso un futuro più verde».

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