Teen dating violence: (ri)conoscere gli abusi di genere adolescenziali
Lo sappiamo (o almeno dovremmo saperlo): la violenza di genere non ha età. Questo non significa solo che può colpire le donne anziane al pari di tutte le altre, ma che anche ragazze giovani, a volte giovanissime, possono esserne vittime. Anche le adolescenti.
In questi casi, si parla di teen dating violence (o Tdv), ma anche di violenza nelle relazioni intime, violenza del partner tra adolescenti o abuso nelle relazioni adolescenziali: un tipo di violenza che si verifica tra due giovani che hanno, o hanno avuto, una relazione intima e che ha effetti “devastanti” poiché le persone che la subiscono si trovano in un delicato periodo di sviluppo della loro personalità e autostima e può influenzare il resto della loro vita.
Secondo gli studi, si tratta di un fenomeno estremamente diffuso, che coinvolge dal 20% al 60% degli adolescenti. Secondo il rapporto del 2022 Teen Dating Violence dell’Office of Juvenile Justice and Delinquency Prevention, negli Usa fino al 19% degli adolescenti subisce violenza sessuale o fisica, circa la metà subisce stalking o molestie e ben il 65% riferisce di aver subito abusi psicologici. Complessivamente, 1 adolescente americanǝ su 3 subisce abusi fisici, sessuali o emotivi da parte di qualcuno con cui ha una relazione prima di diventare una persona adulta. E quasi la metà (43%) delle studentesse universitarie statunitensi riferisce di aver sperimentato comportamenti violenti o abusivi.
E in Italia? Non ci sono molti dati, ma lo studio universitario condotto in Friuli-Venezia Giulia e riportato dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza (Agia) ha rivelato che più di 1 ragazza su 10 di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha avuto un’esperienza di violenza nella coppia.
«Le ricerche ci dicono che gran parte degli adolescenti, quindi più del 50%, è stata coinvolta nel ruolo di vittima o di perpetratore di dating violence all’interno di una coppia, intesa nella sua forma fisica, sessuale, psicologica o relazionale, cioè isolare la vittima», ha detto la dottoressa Mara Morelli, ricercatrice presso la Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma a Save The Children.
Le vittime sono più spesso ragazze, in particolare per quanto riguarda la violenza sessuale. Secondo i dati del Center for Disease Control and Prevention (Cdc), lǝ studentǝ che si identificavano come Lgbtq+ o coloro che non erano sicurǝ della propria identità di genere hanno sperimentato tassi più elevati di violenza fisica e sessuale rispetto allǝ studentǝ che si identificavano come eterosessuali.
Le conseguenze? Depressione, ansia, comportamenti a rischio (fumo, alcol, droghe) disturbi sessuali, comportamenti antisociale, pensieri suicidi, bassi risultati scolastici, gravidanze indesiderate.
La violenza nelle relazioni intime contro ragazze e giovani donne ha alcune caratteristiche specifiche che la differenziano da quella contro le donne adulte. Da un lato, le donne giovani hanno meno esperienza di relazioni intime, rendendo più difficile riconoscere i comportamenti violenti, soprattutto se il partner è più vecchio, un fattore che può rendere ancora più diseguale le relazioni di potere interne alla coppia. Dall’altro, ci sono meno probabilità che la vittima dipenda finanziariamente dal partner, o che la coppia abbia figli.
Le ragazze giovani e giovanissime, inoltre, hanno un’elevata esposizione alla violenza mediata dalla tecnologia: è il caso della diffusione non consensuale di immagini intime ma anche di stalking, cyberstalking doxxing e del controllo dei dispositivi (ottenuto attraverso violenza fisica, psicologica o utilizzo di appositi malware).
Come si manifesta il comportamento violento nella teen dating violence? “Isolamento dal contesto di vita, scenate di gelosia, pressioni per avere un rapporto sessuale, lettura dei messaggi sul cellulare, condizionamenti sul modo di vestire e di comportarsi”, spiega l’Agia. Tutti atteggiamenti che siamo portati a minimizzare, talvolta addirittura a romanticizzare.
Ma la violenza tra adolescenti può assumere moltissime forme. Tra queste, ricorda l’Associazione Differenza Donna nel pamphlet dedicato al progetto FuTuRE – Fostering Tools of Resiliance and Emersion of GBV with intersectional perspective ci sono:
- violenza fisica (rimorchi, pugni, calci);
- violenza psicologica (isolamento, minacce, senso di colpa, gelosia, controllo, possessività, manipolazione e svalutazione della persona);
- violenza sessuale anche a seguito dell’assunzione inconscia di droghe (come le droghe da stupro);
- violenza verbale ed emotiva (insulti, gelosia, esplosioni e urla);
- controllo e minacce sia nella vita offline che online e diffusione illecita di immagini o video intimi.
Se sei vittima di violenza, abusi o stalking chiama il 1522, il numero gratuito antiviolenza attivo 24 h su 24, oppure chatta con un’operatrice online o via app. 
