Amazon continua ad avere problemi con la sicurezza a lavoro

Il 27 dicembre,un dipendente diAmazondi 61 anni èmortopresso il magazzino dell’azienda a Colorado Springs, nella contea di El Paso inColorado, Stati Uniti, dopo aver subito un attacco cardiaco poco prima di finire il suo turno intorno alle 5:00 del mattino. «Quando sono arrivato alle 6:30 del mattino l’ambulanza e la polizia erano ancora nella struttura. Non sapendo perché fossero lì,siamo entrati tutti, abbiamo timbrato il cartellino e abbiamo iniziato a lavorare», ha scritto in unmessaggiovisionato dalGuardianun dipendente che preferisce restare anonimo per paura di ritorsioni. «È stato allora cheabbiamo scoperto da un impiegato del turno dinotte(non dalla direzione) che qualcuno era morto e che la persona era ancora nella struttura – prosegue la testimonianza – C’eranoalcuni dipendenti che erano a meno di 10 piedi dal defunto(coperto)intenti a lavorare. Non posso nemmeno iniziare a dire quanto sono sconvolto e arrabbiato per la mancanza di rispetto per la vita umana da parte di Amazon». Altri testimoni hannoriferitoaKktv, un’emittente televisiva locale affiliata allaCbs, che sarebbero state utilizzate degliscatolonidi cartone per isolare l’areae nascondere il corpo dell’uomo, maun portavoce di Amazon ha negatoche le scatole siano state utilizzate a questo scopo e che qualcuno stesse lavorando vicino al corpo del defunto. Non è la prima volta che Amazon finisce nel mirino per il modo in cui gestisce gliinfortunio lamortesul posto di lavoro dei propri dipendenti. Nel settembre del 2019emerseun caso secondo cui un magazziniere di 48 anni colpito da infarto sarebbe rimasto a terra per 20 minuti prima di ricevere i soccorsi. Nel 2022 altri 4 dipendenti sono morti negli stabilimenti Amazon, 3 in New Jersey e 1 in Pennsylvania, tutti nell’arco di un mese nel corso dell’estate. Sui casi è stataapertaun’indagine ancora in corso da parte dell’Occupational Safety and Health Administration, un’agenzia del dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti. Secondo l’ultimorapportodelloStrategic Organizing Center, che rappresenta circa 2,3 milioni di lavoratori riuniti sotto tre sigle sindacali, tra il 2020 e il 2021 iltasso di infortuninelle strutture diAmazonèaumentato del 20%. «Nel 2021, Amazon impiegava un terzo di tutti i magazzinieri degli Stati Uniti – spiega il rapporto – ma era responsabile di circa la metà (49%) di tutti gli infortuni nel settore dei magazzini». A novembre i senatori democratici statunitensiCory BookereSherrod Brownhanno inviatounaletteraad Amazon per sollecitarla sulle politiche di sicurezzasul lavoro. «I rapporti suggeriscono chele condizioni per i lavoratori di Amazon stanno peggiorando e non sono in linea con le norme del settore, portando a indagini federali e contenziosi in corso in tutto il Paese», si legge nel documento. Per questo i senatori statunitensi chiedono l’applicazione di misure come implementare icorsi di formazioneper tutti i dipendenti,migliorare la ventilazione dei magazzinie larotazione dei turnidi lavoro, affrontare «i tassi altissimi didisturbi muscoloscheletrici», assumere il personale sufficiente per garantire tempi di lavoro idonei, provvedere a un’assistenza medica adeguata e tempestiva. Per la terza volta dopo il 2019 e il 2020, Amazon è statocitatonell’annuale rapporto sulla sicurezzaThe Dirty Dozendel Consiglio nazionale statunitenseper la sicurezza e la salute sul lavoro(Cosh) come1 delle 12 aziende «che mettono a rischio i lavoratorie le comunità a causa di pratiche non sicure».