Isolotti galleggianti e… piccole grandi idee per il Pianeta

Isolotti galleggianti e… piccole grandi idee per il Pianeta

 

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climaticoe contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso“There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali einvenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una voltacosa puoi fare per salvare il Pianeta- ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita – allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri? Questa settimana imparerai a saperne di più su deglistrani isolotti galleggianti(e artificiali) che aiutano a ripulire l’ambiente; su una particolare tecnica che potrebbe permetterci diriciclare carbonioquasi all’infinito; suSeAB Energy,una società che opera nel settore delle energie rinnovabili e che ha inventato 2 particolarisistemi di produzione di energia. Isolotti galleggianti In vari Paesi sparsi in tutto il mondo, in primisnegli Stati Uniti, in Australia, in Brasile e nel Regno Unito,sono comparsi improvvisamente degli straniisolotti verdi e galleggiantinei canali delle città: si tratta di vere e proprie isole (ovviamente costruite artificialmente) che sono in grado diripulire le acque urbanedelle grandi città, riducendo l’effetto delle sostanze tossiche nell’ambiente. Gli isolottipresentano una varietà di piante che hanno l’obiettivo difiltrare i sedimenti e gli agenti contaminantidelle acque urbane, migliorandone la qualità. Le installazioni, inoltre, riescono grazie alla vegetazione, ad attrarre la fauna selvatica, diventando habitat ideale per uccelli, mammiferi, insetti, farfalle epesci. Il riciclo (infinito) del carbonio Gli ingegneri della start up neo zelandeseLanzatech, leader mondiale nella fermentazione del gas, nella produzione di carburanti e prodotti chimici sostenibili attraverso la conversione biologica delle emissioni di carbonio, stanno sperimentando una tecnica diriciclaggio dell’anidride carbonicamediante l’utilizzo dei batteri. Scienziati e ricercatori dell’azienda hanno sviluppato un processo che serve a trasformare i gas di scarico, come le emissioni dell’industria pesante o il syngas generato da qualsiasi fonte di biomassa, in prodotti utili. La loro tecnologia di riciclo del carbonio si basa sullafermentazione batterica:l’ ingrediente fondamentale, infatti, è ilClostridium autoethanogenum, un batterio utile a convertire selettivamente il carbonio di scarto in etanolo, acetone o isopropanolo. Sono tanti i marchi che, a oggi, hanno deciso di realizzare prodotti come combustibili sostenibili, imballaggi, cosmetici, prodotti per la pulizia e tessuti con carbonio riciclato e, a fine anno 2022, l’azienda aveva già destinato al riciclo190.000 tonnellate di emissioni diCO2. Ora l’obiettivo è riuscire mettere in funzione almeno 20 impianti, di cui 7 sono in costruzione e 7 in progettazione. SeAB Energy SeAB Energyè una società, con base nelRegno Unito, che opera nel settore delleenergie rinnovabilie delrecupero di energia dai rifiuti. Le sue tecnologie di punta sonoMuckbustereFlexibuster, 2 sistemi da installare nei container chetrasformano i rifiuti organici producendo energia verde rinnovabilesotto forma di biogas, attraverso la degradazione batterica di materiali organici in condizioni anaerobiche. Muckbusterè stato progettato per trattare liquami, fanghi e un’ampia varietà di flussi di rifiuti simili: è undigestore anaerobicocompletamente automatizzato che trasforma i rifiuti agricoli problematici o le acque reflue inenergia utile. In particolare, una volta installato,Muckbusterpompa il liquame in un’unità dove viene digerito dai batteri che rilasciano biogas come parte del processo. Questo biogas viene quindi utilizzato per alimentare un motore che fornisce elettricità e calore. Flexibuster, invece, è stato progettato per catturare l’energia racchiusa in un’ampia gamma di flussi dirifiuti organicied è la soluzione ideale per qualsiasi azienda che produca da 300 kg a 2.500 kg di rifiuti organici su base giornaliera: la sua tecnologia è in grado ditrasformare in modo sicuro tutti i tipi di rifiuti alimentari in energia utile e preziosa. FlexibusterCredit: seabenergy.com FlexibusterCredit: seabenergy.com