Mondiali a 5 stelle per il primo ministro gallese

Mondiali a 5 stelle per il primo ministro gallese

 

Al Governo delGallesla prima partecipazione allaCoppa del Mondoin 64 anni potrebbe essere costata cara. Anzi no. Ilprimo ministrodel Paese britannico, il leader laburistaMark Drakeford, è finito al centro delle polemiche per aversoggiornato in un hotel a 5 stelle, ilRitz-Carltondi Doha,a spese del governo del Qatardurante laCoppa del MondoFifa. Ospitati per 3 notti nel resort con vista sul Golfo Persico anche ilministro dell’Economia Vaughan Gethinge una delegazione di 4 funzionari. L’esecutivo gallese ha confermatoche vitto, alloggio e trasporto sono stati pagati dal governo del Qatar, ma ha precisato che questo faceva parte di unpacchetto di ospitalitàriservato a tutte le delegazioniospitate per i campionati mondiali di calcio. «È stata un’occasione per discutere di opportunità commerciali e di investimento, incontrare membri del governo del Qatar e dell’Organizzazione internazionale del lavoro per discutere deidiritti dei lavoratorie partecipare a incontri culturali perrafforzare i legami tra il Qatar e il Galles», ha affermato un portavoce del Governo. Mal’opposizione protesta. «Accettando questo dono, Mark Drakeford ha potenzialmente minato l’impegno del Governo gallese nei confronti deidiritti umani, deidiritti Lgbtq+e dei diritti delle donne – ha dichiarato Jane Dodds, leader dei liberaldemocratici gallesi, che ora chiedono ai laburisti di -donare il costo equivalente del viaggio a enti di beneficenzaper i diritti umani che affrontano i problemi in Qatar». «Sarebbe motivo di vera preoccupazione se i politici accettassero un’ospitalità sontuosa, ai Mondiali o in qualsiasi altro luogo, da Governi stranieri e poi si sentissero compromessi quando vengono sollevate questioni relative ai diritti umani», ha fatto notare Felix Jakens, responsabile diAmnesty International. «Abbiamo ripetutamente invitato i politici e altre persone influenti che hanno partecipato alla Coppa del Mondo in Qatar a sollevare questioni relative ai diritti umani con i loro ospiti e con la Fifa – ha concluso Jakens – e speriamo che Mark Drakeford e Vaughan Gething possano dimostrare di averci provato». «Penso che ci siano elementi molto scomodi nell’andare in un Paese i cui valori sono molto diversi dai nostri – aveva dichiarato Drakeford alla vigilia dei mondiali, aggiungendo che quella di partecipare era stata -una decisione difficile e molto equilibrata». Lo stesso ministro dell’economia avevaribaditodavanti al parlamento che «il Governo gallese crede nel lavoro equo, nei diritti delle donne, nei diritti umani». Proseguono intanto le indagini del cosiddettoQatargate, il caso di presunta corruzione che a dicembre ha travolto ilParlamento europeoportando all’arresto diEva Kaili, per questo rimossa dal suo ruolo di vicepresidente dell’Europarlamento, e del suo compagnoFrancesco Giorgi, oltre all’ex eurodeputato di centrosinistraAntonio Panzerie aNiccolò Figà-Talamanca, segretario generale della ongNo Peace Without Justice. Le loro udienze sono in programma tra il 17 e il 27 gennaio. Arrestate ancheMaria ColleonieSilvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia di Panzeri. Per entrambe è statarichiesta l’estradizione in Belgio, ancora pendente dopo che gli avvocati della prima sono ricorsi in Cassazione sul sì della Corte d’Appello, mentre l’udienza della seconda è stata rinviata al 16 gennaio in attesa della relazione sullo stato delle carceri belghe. La rete corruttiva non riguarda soltanto il Paese del Medio Oriente, ma si è estesa presto anche alMaroccoe negli ultimi giorni ha coinvolto il paradiso fiscale diPanama. Le autorità greche hanno infatti chiesto informazioni allo Stato del Centro America su un conto intestato a Kaili – originaria di Salonicco – depositato presso laBladex Bank(Banco Latinoamericano de Comercio Exterior).