Lascuola elementare- oscuola primaria- rappresenta, nell’ordinamento scolastico italiano, il primo gradino del primo ciclo di studio dell’istruzione obbligatoria. Il termine “elementare” deriva proprio dal fatto che, durante i 5 anni, vengono trasmesse ai bambini le basi della conoscenza, gli elementi fondamentali della scienza, dell’arte e dello studio in generale. L’espressione “scuola primaria”, invece, deriva dal francese (école primaire) e fu introdotta ufficialmente in Italia nel 2003, per una scelta contenuta nellariforma Moratti. La scuola primaria o elementare è normalmente suddivisa in 5 classi, in Italia complessivamente chiamate leelementari,dove ci sono bambinidai 6 ai 10 anni,ovvero con gli 11 anni compiuti durante il 5º anno di primaria, seguita poi dallascuola secondaria di primo grado, comunemente detta scuola media. Scuola elementare: la storia La scuola elementare è stata da sempre oggetto di diverse riforme, sia prima che dopo l’Unità d’Italia. Nel1971si afferma come tipo discuola a tempo pienoin risposta alla necessità di migliorare il sistema scolastico, l’apprendimento degli alunni e di aiutare i genitori con le loro esigenze lavorative. Inizialmente consisteva in lezioni pomeridiane, organizzate da insegnanti diversi rispetto a quelli curricolari, dove i bambini si ritrovano per discutere, dipingere, stampare giornalini o dedicarsi a quelle attività non concluse o non sufficientemente approfondite al mattino. Nel 1977-78 da Torino partono le prime scuole organizzate interamente a tempo pieno.Fino al 1990 la scuola elementare era organizzata secondo il principio del maestro unico, uno quindi per ciascuna classe. Con l’approvazione della legge n. 148 del 5 giugno 1990, e dopo anni di sperimentazione, questa figura scomparve e si passò al gruppo di docenti, il cosiddettomodulo didattico. Nella scuola elementare,dal 1990 in poi, gli insegnanti erano 3 ogni 2 classi, oppure 4 ogni 3 classi; ciascuno di essi era titolare di un ambito disciplinare (linguistico-espressivo, matematico-scientifico, antropologico). Cambiamento drastico nei programmi durante gli anni 2000 con lariforma Morattiper quanto riguarda lo studio delle materie di storia, geografia e scienze, con contenuti ristrutturati per creare un continuum con la scuola secondaria di I grado che segue e l’introduzione del docentetutor, una figura di orientamento, di consulenza e di tutorato per ciascuno studente. Lariforma Gelminipoi reintrodusse ilmaestrounico per quanti lo richiedano. Oggiil primo ciclo d’istruzione in Italia si compone di 5 periodi didatticidove in ogni classe lavorano 2 insegnanti contitolari che si alternano al mattino e al pomeriggio con orari stabiliti in interclasse sulla base delle esigenze derivate dall’organizzazione dell’attività di classe e di interclasse. L’attività didattica attuale prevede dei momenti di lavoro in classe: gli insegnanti operano per aree disciplinari, con momenti di lavoro in piccoli gruppi, di classe o di interclasse, e con attività in laboratorio (scienze, informatica, musica, pittura…). Il lavoro può essere di approfondimento, di recupero, di ricerca, ma ci sono anche dei momenti di lavoro con singoli bambini per il recupero di abilità specifiche. Scuola statale o paritaria: le differenze Il sistema dell’istruzione italiano prevede 3 tipologie di scuole: lascuola statale, lascuola paritariae lascuola privata. Lascuola statale,la più frequentata, prevede che la gestione sia affidata a chi l’ha istituita, ilMiur(Ministero Istruzione Università e Ricerca) attraverso dirigenti scolastici. La formazione professionale è invece gestita dalle regioni. Lascuolastatale è gratuita e gestita dallo Stato,che si occupa di selezionare i docenti, di stilare i programmi e di affrontare le spese o la maggior parte delle stesse (è comunque prevista una quota di iscrizione a carico della famiglia). Sono a carico delle famiglie le spese per il pasto, l’eventuale trasporto pubblico (scuolabus), l’eventuale prolungamento dell’orario (servizio di pre- o post-scuola). Gli insegnanti sono reclutati con procedure pubbliche, in base a determinati requisiti in base al grado e alla tipologia di istituto in cui lavorano. I programmi della scuola sono determinati a livello statale per assicurare una formazione uniforme in tutta Italia. Lascuola paritariaè molto simile alla statale. Una prima differenza è nella gestione che nelle paritarie è affidata alla dirigenza del singolo istituto e non al Ministero (spesso si tratta di fondazioni, associazioni o società). Il reclutamento degli insegnanti è in parte diverso rispetto a quello previsto per la scuola pubblica e c’è una maggiore autonomia organizzativa, ma devono essere rispettati i programmi previsti a livello nazionale. A differenza delle scuola statali, le paritariepossono avere un orientamento religioso, ma devono assicurare agli studenti una formazione del tutto analoga a quella delle scuole statali, proprio per questo i titoli sono equivalenti.La scuola paritaria èeconomicamente indipendente,riceve dei piccoli sussidi da parte dello Stato, ma deve reperire ulteriori risorse (spesso le famiglie provvedono economicamente al mantenimento della scuola attraverso il pagamento di rette periodiche). Lascuola privatanon paritarianon può rilasciare titoli aventi valore legale: gli studenti possono frequentare e ciò costituisce obbligo scolastico, ma gli esami intermedi e finali devono essere sostenuti presso istituti paritari o statali. Mentre la scuola paritaria ha una certa autonomia nella formazione degli studenti, per la scuola privata non paritaria vi è un controllo sugli obiettivi raggiunti da ogni singolo studente, solo in questo modo si possono ottenere dei titoli riconosciuti e spendibili. Come iscrivere i figli alle elementari? La modalità diiscrizioneèonlineed è previstaper tutte le classi inizialidella scuola primaria, secondaria di primo grado e secondaria di secondo grado statale. Si può accedere al servizioIscrizioni onlinecon la l’identità digitale:Spid(Sistema Pubblico di Identità Digitale),Cie(Carta di identità elettronica) eeIDAS(electronic IDentification Authentication and Signature). Si può presentare la domanda di iscrizione onlinedal 9 al 30 gennaio 2023. Per compilare la domanda diiscrizione sul sito, inserire i dati anagrafici e di residenza, i dati familiari confermando e/o integrando alcune informazioni (telefono, email, residenza e domicilio) di chi sta presentando la domanda (genitore o chi esercita la potestà genitoriale), sulla scelta dell’insegnamento della religione cattolica e sui dati relativi a eventuali disabilità. Scegliere, in ordine di priorità, le scuole o i centri di formazione professionale (CFP) a cui indirizzare la domanda indicando il loro codice identificativo. Le segreterie delle scuole offrono un servizio di supporto alle famiglie prive di strumentazione informatica. I genitori possono presentareuna sola domandadi iscrizione, ma possono ancheindicare una seconda o terzascuolaa cui indirizzare la domanda nel caso in cui l’istituzione di prima scelta non abbia disponibilità di posti. Dopo la scadenza del termine fissato al 30 gennaio 2023, per eccezionali motivi documentati,la domanda di iscrizione può essere presentata direttamente alla scuola prescelta, tenendo informato il competente Ufficio scolastico territoriale.
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