La nuova corsa allo Spazio tra Usa e Cina

«È un dato di fatto: siamo in una corsa allo spazio». A dichiararlo èBill Nelson, l’amministratore alla guida dellaNasa, nel corso di un’intervistarilasciataal quotidiano statunitensePoliticoin merito alla concorrenza traStati Uniti e Cinaper accaparrarsi il suolo lunare. «Faremo meglio a stare attentiche non arrivino in un posto sulla Luna con il pretesto della ricerca scientifica – ha aggiunto – Non è impossibile che dicano: “State fuori, questo è il nostro territorio”». A sostegno della sua tesi, Nelson ha citato l’aggressione del Dragone alle isolecontesenel Mar Cinese Meridionale, dove Pechino ha stabilito basi militari.«Guarda cosa hanno fatto con le Isole Spratly», ha aggiunto. Entro i prossimi due anni la Nasa potrebbe iniziare a insediare un contingente umano più stabile sul nostro satellite, come dimostra il successo della missioneArtemis I, una spedizione senza equipaggio –partitainritardoil 16 novembre – che l’11 dicembre è ammarata nell’Oceano Pacifico dopo averripreso“the dark side of the moon” al termine di25 giornidi esplorazione spaziale. Unaseconda missione Artemisè prevista entro maggio2024. Sarà dotata di un equipaggio umano – statunitense con lasingolareeccezione del Canada – ma non allunerà. Perché l’uomo rimetta piede sul suolo lunare per la prima volta dopo le missioni Apollo bisognerà attendereArtemis III, in calendarionon prima del 2025. Ma la Luna è solo la prima tappa, perché il vero obiettivo della Nasa è riportare l’uomo suMarte. La Cina, dal canto suo, a novembre hainauguratolastazione spaziale modulare Tiangong, e si prepara a stringerepartnershipcoi Paesi del Consiglio di cooperazione degliStati del golfo Persico(Gcc) per contendere il primato all’Occidente. «La Cina realizzeràuna serie di progetti di cooperazionecon i Paesi del Ccg nel campo del telerilevamento e delle comunicazioni satellitari, dell’utilizzo dello spazio e delle infrastrutture aerospaziali», hadichiaratoil presidenteXi Jinpingnel discorso programmatico in occasione delprimo vertice tra Cina e Gcctenutosi a dicembre a Riyadh, in Arabia Saudita. «Le due parti – ha aggiunto il leader cinese – potrebbero selezionare eaddestrare insieme gli astronautie la Cina accoglie gli astronauti del Gcc nella sua stazione spaziale per missioni congiunte ed esperimenti di scienze spaziali con i loro colleghi cinesi». A dicembre Pechino haannunciatoche entro la fine del decennio conta di far sbarcare i suoi astronauti sulla Luna. Gli astronauti cinesi vengono spesso chiamati “taikoanuti”, dalla parolataikongche significa spazio, anche se la parola cinese per astronauta èyuhangyuan(d’accordo, è più facile la prima).