Sussidi per la disabilità: qual è la situazione nelle Regioni italiane?
Lombardia Il 28 dicembre 2023, a pochi giorni dalla fine dell’anno, è stato deliberato all’unanimità dallaGiunta regionale della Lombardiailprovvedimento n. 1669che consiste essenzialmente nelladiminuzione (da 650 a 400 euro al mese) del sussidio per l’assistenza familiarenei confronti di individui condisabilitàserie e molto gravi. Stando all’atto pubblicato e sancito dalla Regione, la quota ridotta del contributo economico verrà poi tramutata in servizi stanziati dagli enti locali territoriali autonomi. La delibera entrerà in vigore a partire dal 1° giugno e verranno chiamati in causa almeno7.000 cittadinilombardiconsideratinon autosufficientio diversamente abili per alcunepatologie psico-fisichein essere. Nello specifico, per le persone che risiedono in uno stato vegetativo perenne o sono in vita dopo un’incisione chirurgica della trachea con l’apporto di ossigeno non sufficiente, il contributo verrà ridotto di 200 euro al mese, ovvero da 900 a 700 euro. Un cambiamento simile si riscontrerà ugualmente a livello scolastico: per le ragazze e i ragazzi che hanno alcune difficoltà nell’interazione sociale con i compagni, riconducibili ai disturbi dello spettro autistico, il sostegno finanziario scenderà da 750 a 400 euro. Le cifre ridotte, quindi, sono cospicue specialmente se pensiamo alle finalità per la quale la misura è stata approvata. Questi tagli, inoltre, interesseranno anche icaregiver, spesso essenziali nelle famiglie che, quotidianamente, assistono persone con disabilità. Il termine anglosassone si riferisce a “colui che si prende cura”: sono le persone che assistono, a livello familiare o professionale, altre persone condisabilità. Il caregiver detiene, quindi, una funzione essenziale e ufficiosa di assistenza igienico-sanitaria, cura, dedizione, sostegno e vicinanza affettiva, emotiva. Sempre in Lombardia, verso la fine del 2022, è stato approvato un decreto (Legge Regionale 23/22) che ha destinato 900.000 euro alla figura di caregiver familiare. È la dimostrazione che disponiamo di una risorsa positiva, essenziale e fondamentale. Tuttavia, sta diventando con il tempo sempre più vulnerabile sotto vari punti di vista nonostante risulti una figura in crescita:450.000solo nel 2019 in Italia. La delibera lombarda approvata durante le festività natalizie ha smosso gli animi di diverse realtà del Terzo Settore, tra cui l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica (Aisla)poiché, purtroppo, in Lombardia, ci sono molti malati di Sla (sono stati registrati più di20.000 pazientinei vari centri dislocati su tutto il territorio). In particolar modo, le società senza scopo di lucro hanno paura che simili scelte possano essere estese, creando una maggiore frattura in un campo che richiederebbe, invece, una maggiore stabilità, oltre che interventi e progetti a favore di una collettività fortemente fragile. Maqual è la situazione (o come potrebbero cambiare le cose) nelle altre Regioni d’Italia? Nord: dopo la Lombardia, il Piemonte LaRegione Piemonteha realizzato il pianoSceltasocialecon cui viene stanziato un buono da600 euro al meseper il sostentamento di famiglie con anziani o persone con disabilità non autonome. Centro: Toscana, Marche e Lazio LaRegione Toscananon ha cambiato la sua rotta, avendostabilitoimporti ugualial 2023; anche nelleMarchela situazioneper il 2024 sembra buona,con un finanziamento complessivo per i Livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) di 24,9 di euro (di cui 11,2 milioni per gli anziani non autosufficienti e il resto per la disabilità). Passando alLazio,la Regione ha messo a disposizione ilBuono Servizio di700 euro mensilia cui possono accedervi tutti coloro che aiutano i propri familiari con disabilità. Il Piano regionale prevede 181 milioni di euro, a cui vengono aggiunti altri 16 milioni di risorse regionali, per tutto il 2024. L’obiettivo principale è mettere al centro la comunità più fragile nel suo insieme. È previsto anche l’assegno di cura che può variare mensilmente da 500 euro a 800e il contributo di cura, che varia dai 400 ai 700 euro mensilidestinati ai caregiver familiari per una disabilità ad altissimo rischio. Sud: Campania, Puglia, Calabria, Sardegna LaRegione Campaniasembra si stia muovendo nella stessa direzione della Lombardia che, si legge sul sito diFish“ha tagliato il contributo economico ai familiari di persone con disabilità gravissima (…)Decisioni analoghe a quelle assunte dalla Lombardiastanno per essere vagliate dalla Regione Campania che si sta già muovendo in questa direzione. Ciò potrebbe creare un effetto a catena, creando così ulteriori gravi disservizi alle persone con disabilità, in più aree del Paese”. LaRegione Puglia,invece, ha messo realizzato ilPatto di cura 2023-24, un finanziamento mensile di1.200 europer un massimo 20 mesi. Infine, laRegione Calabriae laRegione Autonoma della Sardegnahanno invece avviato interventi mirati soprattutto all’inserimento scolastico e lavorativo di persone senza piena autonomia.