Cosa ci rende felici?

Negli anni, numerosi scienziati e scienziate hanno provato a rispondere a questa domanda. C’è chi ha scoperto chelavera felicitàderivadal benessere interiore, da pensieri positivi, da quantotempo passiamo nellanatura, dallagratitudine, persino daldecluttering(ovvero “l’arte del fare ordine”, dentro e fuori, sbarazzandoci di ciò che non ci serve più). Il denaro raramente rientra in queste classifiche. D’altronde il detto recita“I soldi non fanno la felicità”anche se, ovviamente, in determinate circostanze possono aiutare (e non poco). Eppure, la risposta più gettonata è sempre una, sempre la stessa. Stare insieme, coltivare i propri affetti, le proprierelazioni: modi diversi per definire l’unico concetto che rende (quasi tutte) le persone felici. Lo studio diHarvardsvela cosa ci rende felici L’Harvard study of adult development, uno degli studi più longevi sulla felicità, ha osservato 724 uomini dal 1938, anno in cui più o meno tutti i partecipanti erano adolescenti. I loro background erano differenti per condizioni economiche e sociali, dai residenti dei quartieri più poveri di Boston agli studenti universitari diHarvard. Nel corso degli anni, i ricercatori hanno raccolto informazioni sulla loro salute, intervistando anche le famiglie riguardo stati d’animo ed emozioni. Il team ha scoperto che la felicità dei 724 uomini dipendeva molto daitratti specifici e personalidei singoli, ma c’era sempre un elemento comune a tutti: più invecchiavano, meno importanza davano ai fallimenti del passato. Ma non solo: lo studio ha anche rilevato una forte connessione trafelicità e affetti personali. Sono quindi lerelazionila vera chiave per essere felici? Sarà banale (ma mai scontato) dirlo ma è così: gli esseri umani sono esseri sociali, che vivono e sopravvivono grazie alle relazioni con i propri simili. Eppure, dopo l’esperienza della pandemia (e in parte a causa sua) oggi molte persone vivono “isolate” suisocial:2 ore e 30 minuti ogni giornonel 2022; 1 ora e mezza in più rispetto a 10 anni fa. È (anche) una questione di genetica Bisogna ricordare, però, che anche lageneticaci mette lo zampino. Unaricercapubblicata nel 2012 sulJournal of neuroscience, psychology and economics,condotta su una coppia digemelli, ha rilevato che i soggetti con più alleli lunghi del gene 5-HTTLPR (trasportatore della serotonina) erano più felici. Ovviamente non è tutto determinato dalla scienza. Un altro studio, questa volta condotto nel 2005 (Lyubomirsky, Sheldon, Schkade) ma sempre su gemelli (2.000) ha rilevato che solo il 50% della felicità deriva dai geni: il restante 40% dalleintenzioni personalie il 10% daeventi esterni. 10 consigli per trovare la felicità Arrivatə fin qui, lo avrai capito: gli affetti sono la chiave principale per essere felici. Anche il poeta ingleseJohn Donnela pensava così:“Nessun uomo è un’isola,completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto”, scriveva. Ma esistono anche altri modi per avvicinarsi un po’ di più alla felicità. 1.Rallentapiano piano, fino a fermarti se necessario: comincia a goderti i piccoli momenti quotidiani. 2.Non paragonarti alle altre persone, perché tuttə abbiamo vite e percorsi differenti. 3.Sii gentilee dai peso alle parole: di’ solo quello che pensi davvero, anche a te stessə. Da qui il quarto consiglio… 4.Non trattarti diversamenteda come faresti con un amico o un’amica. 5. Faiesercizio fisico,anche solo per pochi minuti. Non servono grandi sessioni di allenamento: spesso basta una camminata all’aria aperta. 6.Allontana i pensieri negativi: se non puoi controllare qualcosa, lascia andare la preoccupazione. 7.Fai solo ciò che vuoi faredavvero (anche a lavoro: se ne hai la possibilità, scegli una professione che ti coinvolga e appassioni). 9. Ogni giorno, prova ritagliarti deltempo da dedicare a te stessə. 10.Tieni un diariodove scrivere pensieri felici e preoccupazioni.