Il primo approccio di tutti noi con laletteraturaè quello scolastico. La prassi è trovarsi di fronte una periodizzazione, una linea del tempo da seguire pedissequamente e una serie di obiettivi formativi da raggiungere, di solito per la verifica delle conoscenze che si traduce in voti. La fittissimaprogrammazione scolastica,come è comprensibile, non lascia spazio alle domande e alle criticitàsulla stessa “organizzazione” della letteratura. Chi studiamo, perché quegli autori e non altri?Perché alcuni testi e non altri meno conosciuti? Sarebbe impossibile immaginare di studiare e leggere tutto, anzi, le scuole italiane propongono già un programma molto denso di autori e opere, ma vale la pena chiedersi se il momento storico attuale non richieda effettivamente qualche cambiamento, unpunto di vista “diverso”,o per meglio dire, piùinclusivo. Controcanone. La letteratura delle donne dalle origini a oggi(Loescher Editore,256 pagine, 13,70 euro) è untesto scolasticoscritto da Johnny L. Bertolio, che non intende sostituire lo studio di grandi classici intoccabili, ma si propone di “incoraggiare lostudio della letteratura e della storia dallaprospettiva dell’inclusività, dell’accoglienza. Non una norma uniformante, non una serie di capolavori geniali e intoccabili, bensì una sinfonia di parole tutte degne di essere ascoltate e, se necessario, ridiscusse”. La struttura innovativa diControcanone Il testo menziona nell’incipit gliobiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030dell’Onu, una premessa insolita per un testo scolastico; i punti della comunità internazionale ci dicono come dovremmo immaginare un mondo che migliora, che va verso la giustizia sociale, l’uguaglianza, il rispetto dell’ambiente, sempre attraverso l’interpretazione del principio di dignità umana. Ogni capitolo del libro si riferisce a uno degli obiettivi di sviluppo sostenibile, con il fine di attualizzare la letteratura dal Duecento al Novecento.I capitoliillustrano i principali movimenti letterari,necessariamente collegati con l’evoluzione storica dell’Europa e dell’Italia in particolare, ma pone comepunto di vista letterario quello femminile. Ci sono i riferimenti classici a poeti e autori che hanno scritto le opere di maggiore rilievo, ma questi vengono accostati anche alledonne, non come dedicatarie dei poemi, ma comeprotagoniste. Un esempio efficace riguarda la produzione di scritti religiosi e le questioni di genere che emergevano già molti secoli fa riguardo la negazione della libertà di scelta per le donne. Il racconto più tradizionale delle vita di clausura è quello all’interno deiPromessi Sposi,in cui Manzoni racconta la storia della monaca di Monza.Controcanoneaccosta a questa narrazione classica l’opera “L’inferno monacale” di Arcangela Tarabotti,testo in prosa del in cui si discute della sottomissione della donna, dell’impossibilità di scegliere per la propria vita e dellesofferenze provocate da una società patriarcale. Ogni periodo storico letterario propone l’analisi di autrici e poetesse che parlano liberamente della propria condizionee scrivono permettere in discussione il modello sessista della loro realtà. Ci sono donne che raccontano della loro visione dell’amore libero, e non di quello totalizzante e morboso dei poemi del Trecento, della costrizione della vita casalinga e della lontananza imposta dalla vita politica e sociale ad appannaggio dei soli uomini. L’ultima parte del testo si concentra supercorsi tematici che si riallacciano all’interpretazione di fenomeni attuali. Il primo riguarda lemigrazionie comincia dalle deportazioni che portarono all’Olocausto, per interpretare le cause degli spostamenti degli individui nella storia e per sottolineare l’imprevedibilità del fenomeno migratorio. Il secondo riguardal’inclusivitàvera e propria eil rapporto con l’Altronel nostro tempo, proponendo l’analisi di letture e prodotti cinematografici contemporanei.
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