San Francisco: stop ai robot killer

San Francisco: stop ai robot killer

 

Che il futuro possa rappresentare una minaccia è sentire comune a molti, specialmente in tempi di “crisi permanente”. Che la tecnologia di questo futuro ci spari fisicamente addosso appare un po’ meno accettabile. È la stessa opinione delConsiglio dei supervisoridi San Francisco, che il 6 dicembre ha ribaltato la decisionepresaappena una settimana prima sulla possibilità di dotare la polizia dirobot teleguidatipotenzialmente letaliin casi di emergenza. «Ci sono stati più omicidi per mano della polizia rispetto a qualsiasi altro anno registrato a livello nazionale – ha dichiarato Dean Preston, uno dei tre supervisori distrettuali che aveva espresso parere contrario all’ordinanza approvata il 29 novembre con 8 voti favorevoli – Dovremmo lavorare sui modi per ridurre l’uso della forza da parte delle forze dell’ordine locali,non fornendo loro nuovi strumenti per ucciderele persone». In precedenza il dipartimento di Polizia aveva dichiarato di non voler dotare i robot di pistole – scenario distopico quanto basta per sembrare uscito direttamente da un racconto del padre della fantascienza Isaac Asimov o da una puntata diBlack Mirror– ma essere intenzionata a utilizzarli solo per «contattare, inabilitare o disorientare sospetti violenti, armati o pericolosi», secondo una dichiarazione di Allison Maxie, portavoce del Dipartimento di Polizia di San Francisco. Il via libera stabilito in precedenza dal Consiglio della contea californiana aveva suscitato preoccupazione e critiche da parte di cittadini e attivisti, che il 5 dicembre avevano scritto unaletteraindirizzata ai supervisori insieme alla sindaca London Breed sottolineando come la decisione rappresentasse “non una soluzione per la sicurezza pubblica”, bensì “un’espansione del potere della polizia,che la storia e il buon senso dimostrano metterà inutilmente in pericolo vite umane”. Il dibattito suirobot killernegli Sati Uniti è iniziato nel 2016, quando la polizia diDallasne ha manovrato uno a distanza per far saltare in aria con circa mezzo kg di esplosivo al plastico l’aggressoreMicah Xavier Johnson, responsabile della morte di 5 agenti di polizia nel corso di una sparatoria. A optare per il divieto è stata l’unanimità del Consiglio, ma la questione è stata rinviata a un comitato per un’ulteriore revisione, e potrebbe quindi essere accolta da emendamenti futuri. I robot, inoltre, continueranno a essere impiegati per il monitoraggio di situazioni potenzialmente pericolose. «Mentre continuiamo ad avere questa discussione molto controversa – ha dichiarato il supervisore Aaron Peskin – vogliamo che il Dipartimento di polizia continui a disporre di robot che hanno occhi e orecchie e possono rimuovere le bombe».