C’era una volta Pinocchio… a Milano

C’era una volta Pinocchio… a Milano

 

Al centro culturaleCampo Teatrale, in via Cambiasi 10 aMilano, debutta oggi, in occasione dellaGiornata Internazionale delle persone con disabilità,In stato di grazia, una favola inchiesta ispirata alle avventure diPinocchio,messa in scena da un cast di 8 piccoli attori di età compresa tra i 9 e i 15 anni, con e senza disabilità. Fil rouge dello spettacolo è ilrapporto tra il burattino disobbediente e Geppetto,emblema di quellotra genitori e figli,con le proprie incomprensioni, i contrasti e le pacificazioni che si snodano in una narrazione in cui immaginifico e reale si fondono continuamente. Un racconto che dà voce ai conflitti, alle paure, ai limiti con i quali convivere, ma anche all’amore, alcoraggioe ai traguardi raggiunti e da raggiungere. A fianco degli attori in erba anche i lorogenitoriprovano a raccontarsi,prendendo parte allo spettacoloattraverso alcuni video riprodotti durante la messa in scena. Gravidanze difficili, nascite premature, adozioni,risposte a domande cruciali sui temi dell’inclusione, dell’autonomia e del futuro dei propri figli. Perché anche Pinocchio a un certo punto deve affrontare la paura nel ventre della balena, e trovare il coraggio di diventare grande. Questo progetto artistico si pone l’obiettivo di promuovere il dialogo e l’inclusione tra bambininon disabilie con disabilità. Frutto di un anno di laboratorio gratuito iniziato a novembre del 2021, è stato reso inizialmente possibile grazie alcontributo diFondazione di Comunità Milano,poi proseguito fino a oggi a seguito di una campagna dicrowdfundingrealizzata in collaborazione conProduzioni dal Basso. Il gruppo ha lavorato sotto la guida delle attrici Lia Gallo e Laura Serena e della regista Francesca Merli, che da anni si dedicano al teatro sociale e a particolari contesti di fragilità. Le disabilità dei giovani attori coinvolti nel progetto sono diverse e all’apparenza inconciliabili tra loro:autismo, sindrome di down, ritardo cognitivoedisturbo ipercinetico. A corredare lo spettacolo anche unamostra con i ritratti dei piccoli attorirealizzata dal fotografo iraniano Soheil Raheli, che ha seguito e immortalato i primi momenti del processo creativo. La finalità sociale però non si limita al palco.Per ogni biglietto venduto, infatti, verrà piantato un albero. L’iniziativa fa parte del progetto#campomeglio, un hashtag che racchiude diverse azioni green promosse dal Teatro: dalla transizione dell’intero parco luci alla tecnologia LED, ai progetti di riforestazione a Milano e nel mondo, alla creazione di un’installazione, chiamataVoci a pedali, collocata in cortile che accoglie il pubblico e connette i temi del benessere, dell’arte e della sostenibilità. Composta da due biciclette e un jukebox dal sapore retrò, per alimentarla si sale in sella e si pedala per far diffondere nell’aria non canzoni ma testi poetici e teatrali.