Spugne pulisci oceano e… piccole grandi idee per il Pianeta

Tra gli slogan più ricorrenti delle manifestazioni per ilcambiamento climaticoe contro l’inquinamento ambientale, ricordiamo tuttə il famoso“There is no planet B”. Già, non esiste un pianeta B, ma un piano B c’è. Anzi, più di uno. Ogni giorno c’è qualcunə che ne sa una più del diavolo e lancia idee geniali einvenzioni eccezionali ed ecosostenibili.Come? Dando una nuova vita a oggetti quotidiani che regolarmente gettiamo senza riflettere sulle possibilità di riutilizzo o ingegnandosi per trasformare il banale in straordinario. Se ti sei chiestə almeno una volta cosa puoi fare per salvare il Pianeta – ma le risposte che hai trovato erano sempre le solite e banali raccomandazioni che segui già da una vita – allora questa è la rubrica che fa per te. Abbiamo raccolto le migliori invenzioni che possono aiutare la Terra che abitiamo. Tu sei dei nostri? La scorsa settimana siamo volati a Dubai, più precisamente alDIFC(Dubai International Financial Centre),dove, nel corso dell’eventoPrototypes for Humanity,sono stati presentati oltre 100 progetti innovativi ed ecosostenibili. Questa settimana torniamo a viaggiare in giro per il mondo, alla scoperta di nuove idee geniali. Un viaggio dall’America fino al Giappone per presentarti lemigliori invenzioni amiche dell’ambiente. Nano sponges: le spugne che puliscono l’oceano Gli scienziati dellaRice Universitye dellaPenn State University,insieme al ricercatoreDaniel Hashim, nel 2012 hanno scoperto che aggiungendo un pizzico di boro, un elemento chimico non metallico, durante la “crescita” di nanotubi di carbonio era possibile ottenere un solido spugnosocon una straordinaria capacità diassorbire, in maniera reversibile, il petrolio. La speciale spugna, conosciuta come “nano-sponge”, può essere in grado di gestire disastri ambientali(come l’affondamento di petroliere): infatti, può essere utilizzata più volte, rimanendo elastica anche dopo circa 10.000 compressioni in laboratorio, ed è in grado di assorbire olio in quantitàcento volte superiore al proprio peso, conservandolo per il successivo recupero in laboratorio. Reduce, reuse, grow La società californianaReduce. Reuse. Grow.ha avuto un’idea rivoluzionaria: ha inventato dei bicchieri biodegradabili. Dov’è la novità, esistono già, starai pensando tra te e te. La novità è che i bicchieribiodegradabilidiReduce, Reuse, Growsi possono anchepiantare per far nascere nuovi alberi.Ti spieghiamo meglio: in fase di produzione, alcuni semi di alberovengono inseriti nell’involucro dei bicchieri. Così, dopo averli utilizzati, si possono piantare. A questo punto non ti resta che attendere qualche settimana per veder nascere il tuo albero. Reduce. Reuse. Grow, inoltre, ha trovato il modo per raggirare anche i meno attenti al tema ambientale: se i bicchieri vengono gettati e non piantati, non c’è nessun problema perché saranno in grado dibiodegradarsi in circa 180 giorni, rilasciando i semi di cui sono costituiti, da cui nascerà un nuovo albero. White goat Le scrivanie e i cestini degli uffici sono sempre strabordanti di carte e cartacce, nella maggior parte dei casi inutili, di cui ci disfiamo facilmente e spesso non proprio nel modo corretto. Differenziare le nostre carte da tutti gli altri rifiutiè certamente un’ottima soluzione per far partire la macchina del ricicloe aiutare il pianeta. Ma un gruppo di scienziati giapponesi ha voluto fare molto di più,trasformando i fogli usati in carta igienica.L’idea nasce in Oriente, dallaOriental Co.Ltd,l’azienda che ha sviluppatoWhite Goat, la macchina che a partire da 40 fogli di carta A4 può creare in 30 minuti un rotolo di carta igienica. White Goatècapace di togliere autonomamente possibili punti metallici che si trovano tra i fogli, sminuzza i pezzi di carta eli mescola all’acqua, per formare una polpa, che viene pressata generando il rotolo, pronto all’uso.Scrivanie e cestini liberi, risparmio economico e l’ambiente sorride.