Nuova Zelanda: «Discriminatorio impedire il voto ai 16enni»

LaCorte supremadella Nuova Zelanda ha stabilito che il limite d’età di 18 anni per gli aventi diritto di voto èdiscriminatorianei confronti dei più giovani e viola i diritti umani fondamentali. Un verdetto che ha trovato il favore della prima ministra neozelandeseJacinda Ardern, intenzionata a presentare una proposta di legge al Parlamento per estendere l’elettorato. «È stato il giorno più emozionante della mia vita», hacommentatosu TwitterCaeden Tipler, codirettrice della campagnaMake it 16lanciata dal Parlamento dei giovani della Nuova Zelanda nel 2019, che ha aggiunto: «Il governo e il Parlamento non possono ignorare un messaggio giuridico e morale così chiaro.Devono farci votare». Ma il percorso per portare 16 e 17enni alle urne potrebbe essere ostacolato dall’opposizione in Parlamento. «Personalmente sostengo una riduzione dell’età per votare – ha dichiarato la premier – ma non è una questione solo per me o anche per il governo: qualsiasi modifica della legge elettorale di questa natura richiede il75% del sostegno parlamentare». A guidare il fronte dei contrari sono i conservatori delPartito Nazionaledella Nuova Zelanda. «Dobbiamo tracciare una linea da qualche parte – sostiene il leader del National PartyChristopher Luxon– siamo a nostro agio con la linea 18». Favorevoli, invece, il partito dei Verdi e il partito Māori. «Avevo 16 anni nel 2020, che è stata probabilmente una delle elezioni più significative della nostra vita – ha affermatoSanat Singh, tra i fondatori di Make it 16 – e le questioni che mi interessavano sulla salute mentale, il cambiamento climatico e lo stato della nostra democrazia erano cose su cuinon potevo avere voce in capitolo». Oggi i Paesi che consentono di votare ai minori di 18 anni sono ancora relativamente pochi. In Europa i 16enni possono votare inAustria,Malta,Germania, ma solo per le amministrative in alcuni Stati, e inScoziaeGalleslimitatamente alle amministrative a ai rispettivi parlamenti, escluso quindi il parlamento britannico. In Italia se ne discute da un po’. Nel 2019 una primapropostadiEnrico Lettain questa direzione, ripresentata ancora nel 2021, trovò l’appoggio trasversale diMovimento 5 StelleeLega, che contestò di aver avanzato una proposta di legge per estendere il diritto di voto ai 16enni già nel 2015. Prima ancora, nel 2007, era statoWalter Veltronida capo del Partito Democratico, ispiratore di unapropostadi legge presentata alla Camera a giugno dello stesso anno.