Crisi energetica: chi ha paura del buio?

L’inverno avanza e arrivano le insicurezze. Lacrisi energetica, oramai, non è un’eventualità ma un fatto. Questo ha portato molte famiglie europee a sviluppare una maggiore consapevolezza e un forte senso del risparmio. L’istituto di ricerca internazionaleOnePoll- perReichelt Elektronik, una delle più grandi società europee di vendita per corrispondenza e distributori online di elettronica e tecnologia – ha condotto un sondaggio su un campione di 4.000 partecipanti in Europa, di cui 1.000 in Italia, durante il mese di ottobre. La ricerca ha messo in evidenza lepreoccupazioni legate alla crisi energeticae, di conseguenza, come i cittadini italiani si stanno preparando per far fronte a eventuali interruzioni di corrente. Tra le principali preoccupazioni c’è la possibilemancanza di acqua calda(34%), mentre il 41% è preoccupato dell’eventualeguasto delle pompe d’acquadegli edifici e il 34% teme che non riuscirà ariscaldare la propria abitazione. L’86% degli italiani intervistati prevede delleinterruzioni di corrente durante l’inverno:il 6% di questi ritiene che l’evento possa avvenire anche una volta a settimana (per il 12% anche più volte nell’arco di 7 giorni). Nonostante ciò, il 47% sostiene che unpotenziale blackout,ovvero la mancanza di corrente elettrica, avrebbe una durata inferiore ai 60 minuti, mentre il 31% teme che la corrente potrebbe essere fuori servizio per 2 o 3 ore e il 10% che prevede interruzioni addirittura superiori alle 3 ore. L’importante è non farsi cogliere impreparati. Infatti, il 55% dei rispondenti italiani allo studio afferma di averadottato diverse misure di risparmio energetico,mentre il 33% crede di essere abbastanza preparato nell’eventualità di un blackout e il 10% potrebbe essere in grado di fronteggiare l’interruzione anche per 24 ore. Nell’ottica di risparmiare energia, vediamo come il 67% degli intervistatiutilizza meno apparecchi ad alto dispendio energetico, il 66% starisparmiando acqua caldail 51% haridotto leggermente la temperatura internadella propria abitazione e il 38% cerca dimonitorare i propri consumi. Inoltre, in una situazione di incertezza come quella degli ultimi mesi, è stato evidenziato come diverse persone hanno fattoappello al governo: il 61% chiede un maggiore accesso alle fonti di energia rinnovabile, il 44% domanda di diversificare i fornitori di energia mentre il 34% richiede una migliore espansione della rete elettrica per una maggiore resistenza. In ogni caso, i cittadini temono dinon essere in grado di fronteggiare l’aumento dei prezziin corso, pertanto il 42% degli intervistati è obbligato a dover ridurre le spese, mentre il 30% di loro dubita di riuscire a riscaldare la propria abitazione.