La moda è a caccia di lavoratori
Secondo ilreportExcelsior-Unioncamere,ilsettore del Tessile, Moda e Accessorio, entro il 2026 dovrà compieredalle 63.000 alle 94.000 assunzioni. Già in agosto si era registrato un +20,9% nella produzione: nonostante gli effetti della guerra in Ucraina, quello dell’abbigliamento si era dimostrato uno dei settori trainanti, assieme al farmaceutico e all’elettronica. Anche per questoConfindustriaModa-la federazione italiana che riunisce le principali associazioni dei vari comparti-ha dato il via alciclo di eventi onlineFashion Talent Days. L’iniziativa – giunta alla seconda edizione – si concluderà il 10 novembre: oltre40 le figure professionalidi cui il settore sarà in cerca nei prossimi anni e che verranno presentate durante gli incontri. Dalla cucitura, alTextile designer, dalDisegnatore TecnicoalMeccanico di tessitura, dall’Orafo al bancoall’Addetto alla pianificazione della produzione, dairesponsabili delle Risorse UmaneaiPeriti Chimici. Ci sono poi tutte le professioni digital, particolarmente richieste in vista della transizione digitale, come l’E-Commerce Manager, ilDigital Analyste ilSupply Chain Data Manager. Ma anche figure come ilManager pe Sostenibilità AmbientaleeProduct Life-Cyrcle Manager. Un’occasione di condivisione e di scambio, organizzata dal Comitato Education diConfindustria Moda,presieduto da Paolo Bastianello, in collaborazione conUmana(agenzia per il lavoro che conta 140 filiali sul territorio nazionale e circa 30.000 persone inserite ogni giorno nel mondo del lavoro), con la partecipazione di Piattaforma Sistema Formativo Moda e CVing, realtà digitale italiana focalizzata nell’e-recruiting, che ha sviluppato una piattaforma integrata e introdotto lo strumento dei video colloqui on demand, per gli addetti ai lavori e per le numerose aziende del settore, che allestiranno un proprio stand digitale, per presentarsi ai potenziali candidati, illustrando le figure richieste e i tempi e i modi di assunzione. «Il mondo ha voglia diMade in Italy. Questa evidenza oggettiva, testimoniata dalle performance positive di domanda che registriamo, pone il nostro settore nelle condizioni di poter essere un traino dell’economia italiana e di essere bandiera del bello e del ben fatto nel mondo. Per poter essere in grado di giocare questo ruolo è tuttavia fondamentale riuscire a vincere la sfida della formazione: colmare il mismatch che oggi persiste fra il sistema formativo e la domanda del mondo del lavoro, spiegare il valore dell’istruzione tecnica e raccontare chiaramente cosa significa lavorare nelTessile, Moda e Accessorio», ha commentato ha spiegato Ercole Botta Paola, Presidente diConfindustriaModa. «Proprio per questo motivo iFashionTalent Dayssono un evento di capitale importanza non solo per il settore, ma per tutto il sistema Paese, per riuscire ad attrarre i talenti e formare le competenze che renderanno ancora più grande il Made in Italy negli anni a venire».