Il pennarello amico di bimbi e dottori

Alcuni studenti delCentro di Formazione Professionale Padri Somaschidi Como hanno sollevato una questione interessante in aula: perché noninventare qualcosa per far vivere meglio levisite mediche aibambini? Dopo un iniziale confronto e un periodo di studio e progettazione, è nata l’Hero Pen,un pennarellotozzo a forma di razzo, pupazzo o frutto: un oggetto chericorda un giocattolo ma che dispone di sensori in grado dimisurare la temperatura, il battito cardiaco e la saturazione dell’ossigeno. Mentre il piccolo paziente lo usa, i suoi parametri possono essere monitorati e controllati: in questo modo si diverte e neppure si accorge dei controlli. Il progetto dellaHero Pen – Disegna il tuo stato di salutesi è aggiudicato il primo posto nell’ambito delPremio Lombardia è Ricerca, promosso in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale,che metteva in palio 15.000 euro per i primi classificati, 10.000 per i secondi e 5.000 per i terzi, oltre ad altri 5.000 per ognuno degli Istituti di provenienza dei vincitori per un totale di 45.000 euro stanziati dalla Regione. Alla realizzazione del pennarello innovativo hanno partecipato 6 ragazzi di 3 classi e corsi diversi, Thomas Sommaruga, Giordano Colombo, Mirko Dell’oca, Filippo Cerutti, Marco Barone, Lorenzo Cairoli e i professori Matteo Ciastellardi, Davide Zizolfi e Stefano Cavallaro. Insieme a loro, 3 operatori alle macchine utensili del quarto anno, 1 operatore elettromeccanico del quarto anno e 2 futuri operatori elettromeccanici del terzo anno. Tante le ore di lavoro, 6 di disegno 3D, 7 di saldatura, 8 di realizzazione programma tramite il softwareArduino IDE, 6 per il sito web per monitorare i valori da remoto. Il pennarello è dotato di case o jacket intercambiabili che consentono di gestire cadute o danni senza ricorrere a riparazioni costose e di sensori per raccogliere i parametri del bambino durante l’utilizzo. In futuroil pennarello potrà essere sviluppato per rilevare ulteriori parametri, come i tremolii della mano, da misurare grazie all’accelerometro integrato. E potrebbe rivelarsi, quindi, un’invenzione interessante per i piccoli pazienti.