La storia di Jessica Wade, la biografa delle scienziate su Wikipedia
Nonostante in Europa lapopolazione femminilerisulti addiritturapiù incline a intraprendere gli studi universitari, larappresentazione di generenei diversi percorsi non è omogenea e precipita vertiginosamente nelle cosiddettematerie STEM(acronimo inglese di science, technology, engineering, and mathematics). Jessica Wade, 33 anni, unalaurea in fisicae unassegno di ricerca all’Imperial College di Londra, lo sa bene e ha deciso di affrontare la spinosa questione a modo suo.Dal 2016 scrive le biografie di scienziate su Wikipedia, che le sono valse 3 anni dopo, nel 2019, una delle più alte onorificenze del Regno Unito: la medaglia dell’Impero britannico, per il suo impegno nel contrastare gli stereotipi di genere nel mondo scientifico. Sull’enciclopedia online usail nickname “Jessicawade88”e afferma di desiderare che «la comunità scientifica diventi più rappresentativa della società nel suo complesso». Unapproccio dal basso, in linea con la policy di Wikipedia. «La uso per caricare biografie di donne, di appartenenti a minoranze etniche e scienziati Lgbt+ che stanno contribuendo o hanno contribuito enormemente alla scienza ma non hanno avuto l’attenzione che meritano». Basta qualche click per rendersi conto dell’enorme lavoro compiuto da Wade sul portale: la prima voce inserita, quella sullaclimatologa Kim Cobb, risale all’11 ottobre 2016, appena mezz’ora dopo la sua iscrizione sul sito. Da allora non solo si è dedicata alla stesura di innumerevolii pagine, ma anche arricchito i contenuti degli altri utenti del portale dilink, richiami, citazioni e fontiperaumentare la visibilità delle voci dedicate ai nomi delle scienziate. Ad ispirarla il libroInferior: The True Power of Women and the Science that shows it, diAngela Saini, che ripercorre nei secoli lamarginalizzazione delle donne nella comunità scientifica. L’idea alla base della sua iniziativa è chegli stereotipi impattino fortemente sulla mentalità delle bambine e delle ragazze: dare maggiore spazio a modelli di comportamento già esistenti, ma poco valorizzati, può essere la strada giusta. A dispetto del successo riscosso dalle sue biografie e deglioltre 55.000 followers accumulati su Twitter, Wade ha incontrato anche molto resistenze nella community di Wikipedia.Almeno 15 voci sono state eliminateperché secondo alcune segnalazioni non avrebbero rispetto i criteri di rilevanza enciclopedica. Tra queste, quella suClarice Phelps, chimica nucleare americana eprima donna nera ad aver preso parte alla scoperta di un nuovo elemento chimico,poi per fortuna recuperata da Jessica Wade. Negli annila biografa delle scienziate, che ha ricevuto anchei complimenti diJimmy Wales,ilfondatore di Wikipediaper il suo contributo all’enciclopedia online, ha collaudato un metodo ben preciso per trovare nuovi profili da inserire. Ogni mattina, dopo il caffè, si mette alla ricerca su Twitter di una personalità che abbia vinto un premio, un’importante borsa di ricerca o che abbia pubblicato un articolo con una certa risonanza: verifica poi che il profilo soddisfi i criteri di Wikipedia, dopodiché inizia la fase di ricerca e scrittura. Una routine che nel tempo si è arricchita di molte altre attività, comeconferenze sul tema della parità di genere nelle STEM,seminari di formazione su Wikipediaelaboratori con associazioni che si occupano di inclusività. Nel 2021, è sbarcata in libreria conNano: The Spectacular Science of the Very (Very) Small, unlibro di divulgazione scientifica per i più piccoli.