A inizio dicembre,Astellas Pharma Incha annunciato che la Commissione europea (insieme agli Stati membri, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera eRegno Unito)haapprovato ilFezolinetantper il trattamento dei sintomi vasomotori(vms) associati alla menopausa. Una decisione che segna un passo significativo nellagestione dei sintomi della menopausa, in particolare dellevampate di calore e delle sudorazioni notturnecheinfluenzano la vita quotidiana di molte donne tra i 40 e i 64 anni. Ma perché si tratta di un traguardo così importante? I sintomi vasomotori sono molto comuni inmenopausae colpisconopiù della metà delle donne.Nello specifico, in Europa la prevalenza deiVsmvaria dal 56% al 97%, con una percentuale del 40% nelle donne nella fase post-menopausa. I sintomi di questa sindrome possono avere un impatto significativo sullaqualità della vita delle donne, influenzando le attività quotidiane e il benessere generale. IlFezolintant, untrattamento non ormonale, si è rilevato promettente nelridurre sia il numero che l’intensità delle vampate e delle sudorazioni notturne,bloccando il legame della neurochinina B (Nkb), una proteina prodotta dal cervello che equilibra in centro di termoregolazione, il cui squilibrio è associato ai sintomi vasomotori. Il successo di questo farmaco è statosupportato dai risultati positivi del programmaBright Sky, che ha coinvolto 3 studi clinici di Fase 3 con la partecipazione complessiva di 3.000 donne tra Europa, Stati Uniti e Canada. E i risultati degli studi (pubblicati suThe LanceteThe Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism)hanno dimostrato non solo l’efficacia del trattamento, ma anche latotale sicurezza. Rosella Nappi, esperta e professoressa ordinaria di Ostetricia e Ginecologia, responsabile del Centro di Ricerca per la Riproduzione Umana e direttrice dell’Unità di Endocrinologia Ginecologica e della Menopausa, dell’IrccsFondazione San Matteo – Università degli Studi di Pavia, ha espresso la sua felicità per l’approvazione, anticipando i benefici che questo nuovo trattamento porterà alle sue pazienti: «Sono felice di vedere questo progresso nella salute delle donne e che le mie pazienti potranno avere presto a disposizione questa nuova opzione terapeutica non ormonale». Marci English, vicepresidente e head ofBioPharma DevelopmentdiAstellassottolinea invece l’importanza del nuovo meccanismo d’azione del farmaco nel colpire la causa principale deivsm: «Siamo orgogliosi di aver sviluppato un’opzione terapeutica innovativa che per troppo tempo è stata priva di progressi scientifici e non vediamo l’ora di rendere disponibileFezolinetantnei Paesi dell’Unione europea». Dunque, un grandioso passo in avanti nella terapia dei sintomi vasomotori, che rappresenta unavittoria significativa per le donne in menopausae che offre loro una nuova speranza e una maggiore qualità della vita.
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