Il social network di Trump sbarca su Play Store

Quando i giganti della tecnologia bannaronoDonald Trumpdalle loro piattaforme, a gennaio 2021, gli impedirono di parlare in 3 dei forum più influenti del periodo: Twitter,Facebooke YouTube. «Per opporsi alla tirannia della Big Tech», disse lo stesso tycoon, e ricostruire la sua presenza sui social media, a ottobre 2021 lanciòTruth Social.Un anno dopo, e in seguito a una serie di modifiche, Google ne ha approvato la distribuzione sul suo negozio multimediale, Play Store. L’app, finora scaricabile (solo negli Usa) dai clienti Apple, sarà presto disponibile anche per gli utentiAndroid. Negli Stati Unitiquasila metà dei possessori di smartphone, il 40% secondo l’agenziaReuters,si affida a questo sistema operativo. Di recente l’applicazione ha ricevuto l’ok anche dalla Samsung per il suo Galaxy Store, riporta ilWashington Post, da cui era già scaricabile per alcuni dispositivi Android. Come riporta l’aziendaAxios, laTrumpMedia & Technology Group,società che gestisce il social network, dovrebbe rendere l’app disponibile a breve. “È stato un piacere lavorare con Google e siamo lieti che ci abbiano aiutato a portare finalmenteTruth Sociala tutti gli americani, indipendentemente dal dispositivo che usano”, ha dichiarato l’amministratore delegato della società Devin Nunes in una nota. L’applicazione, infatti, è già disponibile nell’App Store di Apple da febbraio, ma la distribuzione sulla piattaforma di Google era stata impedita ad agosto a causa dellenorme insufficienti sulla moderazione dei contenuti: la società di Larry Page e Sergey Brin aveva espresso preoccupazione per le violazioni delle sue politiche che proibiscono minacce fisiche e incitamento alla violenza. Google eTruth Socialerano in contatto da mesi per l’approvazione. LaTrump Media & Technology Groupsi è impegnata a offrire una“esperienza coinvolgente e senza censure”, facendo leva su un pubblico che sui social ha subito lo stesso trattamento di Trump. La sua rimozione dalle maggiori piattaforme online tra cui YouTube, di proprietà della statunitenseAlphabet Inc., a cui fa capo proprio Google, era avvenuta in seguito alla sconfitta del tycoon alle presidenziali del 2020, in cui correva contro Joe Biden. L’ex presidente era stato bannato per “il rischio di un’ulteriore incitamento alla violenza” in seguitoall’assalto al Congresso a Washington. “Le app possono essere distribuite su Google Play a condizione che rispettino le nostre linee guida per gli sviluppatori, incluso l’obbligo di moderare efficacemente i contenuti generati dagli utenti e rimuovere i post discutibili come quelli che incitano alla violenza”, ha comunicato un portavoce di Google. In base alle nuovepolicydiTruth Social, i contenuti degli utenti che incoraggiano la violenza “possono comportare”la rimozione dei contenuti stessi o dell’account che li crea. Ora, spiegaAxios, spetta alla piattaforma decidere in definitiva quando pubblicare la propria applicazione nell’App Store, ma si prevede che la renderà disponibile a breve. L’8 novembre, alle midterm elections, si deciderà la composizione del Parlamento per i prossimi 2 anni. Un appuntamento storicamente sfavorevole per chi è al potere, in questo caso i democratici. Dunque, quale miglior momento se nonmeno di un mese prima delle elezioni di metà mandato?