Brasile: al Congresso le prime due donne transgender

Appena una settimana dopo il risultato elettorale italiano, əbrasilianəhanno eletto ilCongressoNazionale più conservatoredai tempi dell’instaurazione della democrazia nel 1988. IlPartidoLiberal,guidato dall’attuale presidente Jair Bolsonaro, si è accaparrato 99 seggi su 513 alla camera dei deputati, nonostante il leader si sia collocato solo al secondo posto per la corsa presidenziale, dietro l’ex capo di stato Inácio Lula da Silva. Nonostante la scena politica brasiliana sia ancora saldamente in mano a uomini bianchi etero/cis (secondo quanto riportato dal quotidianoFolhade São Pauloil 60% deə elettə sono uomini bianchi e il 52% donne), queste elezioni hanno visto unrecord di candidature di persone nere, indigene,Lgbtqia+e donne. Per la prima volta nella storia del Paese2 donne trans sono state elette alla camera dei deputati.Sono Erika Hilton, con ilPartido Socialismo e Liberdade per lo Statodi São Paulo, e Duda Salabert, con ilPartido Democratico dos Trabalhadoresper lo Stato di Minas Gerais. Un risultato importante per il Brasile che nel 2021 – spiega una ricerca dell’Observatório de Mortes Violentas de LGBTI+ no Brasil -si è riconfermato per il tredicesimo anno consecutivo come ilPaese che uccide più persone trans al mondo. Per Salabert questa è una vittoria dei diritti umani. «Facciamo parte di un Paese nel quale il 90% delle persone trans e travestite lavora nella prostituzione – ha affermato – Questo mostra chiaramente che non siamo mai statə oggetto di interesse per le politiche pubbliche, né di sinistra, né si destra, né di centro. Avere raggiunto questa vittoria vuol dire allargare la democrazia». Già eletta come consigliera comunale a Belo Horizonte nel 2020, Duda Salabert ha subito in questi anni numeroseintimidazioni e minacce. Le ultime, di violenza inaudita, proprio a pochi giorni dalle elezioni tanto che si è dovuta recare al seggio indossando un giubbotto antiproiettile. Questo però non l’ha fermata e si è detta grata della fiducia deə elettorə. I suoi principali obiettivi come deputata federale sarannoportare avanti la lotta ambientaleche già aveva iniziato in consiglio comunale (tutta la sua campagna elettorale è stata condotta senza l’utilizzo di carta),eliminare le tasse dai prodotti di igiene mestruale, favorire lamobilità urbanae garantire laprotezione per le vittime diviolenzadomestica. Anche per Erika Hilton le priorità sono tutte concentrate su diritti umani e cultura. Hilton aveva già superato un traguardo importante nel 2020 diventando la prima donna trans nera a entrare nella Camera Municipale di São Paulo e durante il suo mandato era riuscita a far approvare la creazione di una commissione investigativa sulla violenza contro per persone trans e travestite. Le sue principali preoccupazioni per il mandato federale, che inizierà nel 2023, sono lavisibilità delle persone nere, Lgbtqia+, dei popoli indigeni e delle persone con disabilità,i diritti deəlavoratorəe deədisoccupatə, idiritti umanie quellisocioambientali. Il punto che le sta particolarmente a cuore è quello della salute, e ha promesso che si batterà per unsistema sanitario nazionale gratuito(attualmente in Brasile esiste un sistema che si basa sulle assicurazioni, come negli Usa) e per la creazione di politiche pubbliche a favore della comunità Lgbtqia+, con la raccolta di dati sulle condizioni di vita e di salute e un programma di lotta alla violenza omolesbobitransfobica. Un parlamento estremamente eterogeneo, dunque, quello che si troverà il futuro presidente, il cui nome verrà svelato dopo il 30 ottobre, quando Bolsonaro e Lula si sfideranno per il ballottaggio finale. Da un lato un blocco di forze conservatrici, dall’alto punte di progressismo e inclusività da fare invidia alle più consolidate democrazie. La speranza è che ə parlamentari appartenenti a minoranze trovino spazio per poter lavorare, portare il cambiamento necessario e – citando uno slogan usato in campagna elettorale da Erika Hilton – “trans-formare la politica”!