L’astrosnack è a base d’insetti

L’astrosnack è a base d’insetti

 

«Perché qualche volta non provate gli insetti?». Non è una nuova puntata diWildcon Bear Grylls che, lanciandosi in un’altra delle sue infinite avventure estreme di sopravvivenza, propone ai telespettatori di gustare i suoi “piatti” a base di ragni e insetti, scovati qua e là tra boschi, grotte e montagne. A fare questa insolita proposta, questa volta, è stataSamantha Cristoforetti. Sì, proprio lei: Astro Samantha, pilota militare, astronauta italiana e prima donna europea nominata comandante della Stazione Spaziale Internazionale. Tutto è nato da un video postato su Tik Tok dall’astronauta in cui si lascia riprendere mentre gusta la suabarretta al mirtillo con farina di grillo.«Sapevate che oltre due miliardi di persone al mondo mangiano gli insetti? Se trattati in modo sicuro e nel rispetto del loro benessere gli insetti possono essere una fonte di cibo ricca di nutrienti ed ecologicamente sostenibile. In Europa grilli, vermi e cavallette sono considerati nuovi alimenti che possono essere mangiati e alcune specie sono considerate addirittura prelibatezze. Perché qualche volta non provate gliinsetti? Fanno bene a voi e al Pianeta», ha spiegato Cristoforetti ai suoi followers. E come darle torto: gli insetti sono moltopiù efficienti degli animali di allevamentonel processare il cibo che assumono per trasformarlo in proteine. Per essere allevati hanno bisogno di poco spazio e poca acqua, si riproducono velocemente e il loro ciclo vitale comporta l’emissione di pochissimi gas serra. Contengono, inoltre, tutti gli elementi nutritivi essenziali, soprattutto proteine complete, grassi, ferro e zinco. In effetti, da un punto di vista nutrizionale, gli insetti commestibili contengono davveroelevate quantità di proteine. Lo sostengono i ricercatori dellaUniversity of Oxfordsecondo cui gli alimenti a base di insetti sono, per quanto disgustosi e lontani dalla nostra idea di dieta, i più salutari e contengono vitamine e acidi grassi di alta qualità. I ricercatori delKing’s Collegedi Londra, invece, hanno scoperto che gli insetti sono, tra le altre, una grande fonte di minerali quali ferro, zinco e calcio. Nonostante tutte queste (inaspettate) evidenze scientifiche, quella che per la Cristoforetti è la “nuova frontiera del food”, per tanti è qualcosa di estremamente disgustoso e assolutamente impensabile nell’ottica del futuro della ristorazione. Lo testimoniano in maniera netta icommenti lasciatisotto il video dell’astronauta, tra chi ci tiene a sottolineare di preferire una bella bistecca e chi la accusa di voler solo pubblicizzare un prodotto che nell’Occidente non riuscirà mai a essere venduto. Eppure, in Europa il cibo a base di insetti è approvato dal 2018, anche se l’autorizzazione è limitata a tre specie: grilli,cavallettee larve della farina. Mentre nei supermercati d’Italia sta nascendo un vero e proprio nuovo mercato: soprattutto al nord, tra Veneto e Lombardia, esistono già tra gli scaffalichips e biscotti fatte con farine di insetti, e sono in arrivo anche pasta e ingredienti per pane e pizza.