Medio Oriente: in “guerra” per la pioggia

 

L’intensificarsi dellasiccitàsta diventando uno dei problemi più rilevanti dei nostri tempi, con unaumentostimato del 30% a livello globale dall’anno 2000. Con trend simili nell’anno2050colpiràil 75% della popolazione mondiale, sottoponendo a un stress insostenibile le nazioni più esposte, come quelle africane emedio-orientali. Proprio quest’ultime, spinte dalla necessità di fronteggiare questa sfida immane, stanno approntando da tempo varie misure perrecuperare l’acqua necessariaper far funzionare loro società, come i programmi perl’inseminazione delle nuvoleatti ad aumentare artificialmente le piogge durante l’anno. Il Paese più avanzato nell’uso di questa tecnologia sono gliEmirati Arabi Uniti, che fin dal 2002 ha avviato un programma per diminuire l’aridità dei propri territori attraverso unaflotta di aerei, i quali hanno il compito di disperdere determinate sostanze nell’atmosfera. «Questi materiali, come i sali dicloruro di sodio e cloruro di potassio, sono spinti da correnti ascensionali nel mezzo della nuvola, che inizierà ad attivare il processo di condensazione, dove il vapore acqueo inizierà a condensare su questi materiali. Inoltre assorbono le piccole gocce delle nuvole e le rendono più grosse, cosa che permetterà il processo di collisione e integrazione, rendendo difficile per loro stare sospese.Pertanto le operazioni diinseminazione delle nuvolemirano ad aumentare sia la quantità di pioggia che la sua durata», haspiegatoOmar al-Yazeedi, direttore delNational Center of Meteorologydegli Emirati Arabi. Il dispiegamento di programmi simili in tutto il Medio Oriente sta però determinandoprofondiattriti, tanto che nel 2018 l’Iranaveva accusato le nazioni rivali di “rubargli” l’acqua: «Il cambiamento climatico dell’Iran è innaturale ed è il risultato di interferenze straniere attraverso le loro ricerche; i centri scientifici iraniani hanno raggiunto questa conclusione. SiaIsraeleche un’altra nazione stanno lavorando per impedire alle nuvole iraniane di piovere. In aggiunta a questo, ci stanno rubando anche la pioggia e la neve», avevadichiaratoil generale iraniano Gholam Ridha Jalali. Gli attacchi politici però si scontrano con la ricerca scientifica, dove diversi esperti sono moltodubbiosi sulle tecniche di inseminazione delle nuvole,esplorate fin dagli anni ‘50 a partire dagli Stati Uniti ma con risultati dubbi. Tanto che i membri del teamWeather ModificationdellaWorld Meteorological Organizationhanno affermatoche «a volte le attività disperate sono basate su vuote promesse invece che la solida scienza». Gli interventi condotti in questo campo daiPaesi del Golfosono anche dettati dal tentativo di mantenere un progetto di sviluppo estremamente inquinante, tamponando contemporaneamente gli effetti del cambiamento climatico. Infatti, osservando l’Earth Overshoot Daydel 2022, risultano fra lenazioni meno eco-sostenibili al mondo.