Rincari bollette: a ottobre +15% luce e +20% gas

Lacrisi energeticaè iltrend topicdell’estate, non si parla d’altro ormai. I prezzi del gas schizzano alle stelle. Le bollette si gonfiano. E le forze politiche chiedono a gran voce nuovi interventi per aiutareimpresee famiglie. Ma diamo qualche numero:Assoutenti, l’Associazione Nazionale Utenti Servizi Pubblici, nata per tutelare e promuovere i diritti fondamentali dei consumatori, ha realizzatouno studiosull’impatto dell’incremento delle tariffe energetiche sulle famiglie italiane. Ognuna si ritrova a pagare1.231 euro in piùrispetto al 2020 solo per bollette di luce e gas. La spesa per l’energia, infatti, èsalita del 92,7%nel biennio 2021-22: se nel 2020, secondo i calcoli di Assoutenti, una famiglia media ha pagato 785 per il gas e 542 euro per la luce, per un totale di 1.327 euro,nel 2021la bolletta del gas ha raggiunto i 1.162 euro e quella della luce 802 euro, per la modica cifra di1.964 euro anucleo familiare. E il 2022 non migliora, anzi. Nonostante le misure adottate dal Governo, che si è speso per cercare fornitori alternativi per riuscire a rimpiazzare il 40% delgas importato dall’Italia, per effetto dei rincari delle tariffe la spesa complessiva per l’energia sale a2.558 euro a nucleo(con una spesa di 1.516 euro per il gas e di 1.042 euro per la luce). Le cattive notizie non si esauriscono qui: il conto potrebbe diventare ancora più salato a ottobre. LestimedelCodacons, il coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, parlano di maxi-rincari causati dal forte rialzo delle quotazioni internazionali dell’energia: “Ipotizzando unoscenario ottimisticocaratterizzato da un incremento delle tariffe a ottobre del+15% per la luce e del +20%per il gas, la stangata complessiva sulla spesa energetica raggiungerebbe nel 2022 quota +965 euro a famiglia rispetto alla spesa sostenuta per le medesime forniture nel 2021”. Le cifre dipenderanno dalle procedure di aggiornamento periodico delle tariffe di luce e gas diArera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente: da ottobre l’organismo indipendente che regola il funzionamento del mercato dell’energia cambierà il modo in cui viene stabilito il prezzo delgas naturalein molte delle bollette per i consumi domestici. Già all’inizio del mese di agosto Arera aveva parlato della necessità di interventi mirati in vista dell’incremento delle bollettedei mesi successivi anche del 100%. Il Governo ha disposto ulteriori misure per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi, ma per le associazioni dei consumatori si deve fare ancora molto. Tutti i partiti sono della stessa opinione anche se nessuno, nel proprio programma di governo, cita l’emergenza energetica. Carlo Calenda, leader di Azione, ha propostouna pausa elettorale, un «time-out di un giorno», per lasciare che il governo Draghi prenda misure urgenti contro il caro-bollette. Proposta rilanciata daMatteo Salvini, il segretario leghista che ora offre un «armistizio» agli altri leader su luce e gas, anche «senza fermare la campagna elettorale»: basterebbe una call su zoom per trovare «una soluzione comune», ha spiegato Salvini, che ha proposto di fissare al 4% il tetto degli aumenti delle bollette di luce e gas. PerGiuseppe Conte, leader del Movimento 5Stelle, la priorità è «recuperare i 9 miliardi di extraprofitti persi per strada dal governo», estendendo «questa tassazione anche ai settori farmaceutico e assicurativo». Come spiega l’Ansa, il segretario del Partito DemocraticoEnrico Lettapunta invece sull’aumento del credito di imposta per le imprese che necessitano di grandi quantità di energia elettrica, nonché il tetto alle bollette, con il disaccoppiamento del prezzo fra fonti fossili e fonti rinnovabili, con l’impegno di farlo anchea livello europeo. Insomma, anche se dimissionario, «spetta a Draghi prendere l’iniziativa» spiega +Europa, esprimendo l’opinione di tutti gli altri. Ma, continua l’Ansa, per soddisfare le richieste e le aspettative dei partiti si stima cheservirebbero altri 20 miliardi, oltre agli interventi da 48 miliardi già effettuati su questo fronte in precedenza dal Governo, e le nuove entrate tributarie potrebbero assicurare, forse, solo alcuni miliardi.