Scozia: un esercito di assorbenti gratis contro la period poverty

Scozia: un esercito di assorbenti gratis contro la period poverty

 

È entrato in vigore il 15 agosto ilPeriod Products Act,la legge presentata nel 2019 dalla parlamentareMonica Lennone poi approvata nel novembre del 2020, con l’obiettivo dicontrastare laperiod poverty(povertà mestruale), cioè quello stato di indigenza economica che non consente a tutte le donne di potersi permettere l’acquisto di assorbenti e prodotti igienici durante il periodo mestruale. «Mentreil carovita avanza– ha dichiaratoMonica Lenno– ilPeriod Products Actrappresenta unlume di speranzache mostra quello che si può ottenere quando la politica si unisce per il bene comune delle persone». L’iniziativa è «fondamentale per uguaglianza e dignità: siamo fieri di essere il primo governo nazionale a intraprenderla», ha poi aggiunto e sottolineato la responsabile del dicastero per la Giustizia Sociale,Shona Robinson. Come evidenziato da un sondaggio condotto daPlan International Uksu 1000 ragazze in età compresa tra i 14 e i 21 anni, il 28% di esse hadifficoltà ad acquistare prodotti mestruali, mentre il 19% ha riferito di non potersi permettere prodotti dall’inizio del 2022. Secondo l’associazioneHey Girls, poi, in Scozia una donna su quattro si ritrova a dover fare i conti con laperiod povertyalmeno una volta nella vita: ogni mese si arrivano aspendere circa 8 sterline(più o meno 9 euro) per prodotti legati al ciclo mestruale, machi ha un basso reddito non può sempre permettersi questa spesa.E così «molte madri si ritrovano a usare fogli di giornali avvolti nei calzini e altre soluzioni di emergenza che sono più economiche dei prodotti mestruali – ha spiegato allaBBCl’attivistaGeorgie Nicholson-Vai al supermercato e ti trovi a dover scegliere tra un pacco di pasta e uno di assorbenti:questa è laperiod poverty». Ma la Scozia non ci sta:il ciclo non è una scelta e non può essere un lusso. Così, con ilPeriod Products Actsono statidestinati complessivamente9,2 milioni di sterline (circa 10,3 milioni di euro) all’iniziativa e saranno le autorità locali a decidere come mettere gliassorbenti a disposizione di chi ne ha bisogno. Per il momento, la Scozia è l’unica al mondo ad aver compiuto un passo così importante, ma sono tanti gliStati che si stanno muovendo in una direzione simile: inNuova Zelandai prodotti mestruali sono gratuiti per le studentesse, inCanadaeRegno Unitoè stata eliminata l’Iva sugli assorbenti, inSpagnail governo ha dato il via libera a un disegno di legge che prevede unpermesso retribuito di tre giornidurante il ciclo mestruale o a seguito dell’interruzione di gravidanza (cinque giorni per le donne con mestruazioni particolarmente invalidanti), l’abbassamento dell’iva sui prodotti legati al ciclo mestruale e la distribuzione gratuita di assorbenti e tampax nelle scuole e nelle università. InAustraliae inIndial’Iva sui prodotti igienici femminili è stata già completamente eliminata. E inItalia? Nel nostro Paese si parla da qualche anno diTampon Tax,la tassa sui prodotti mestruali che con l’ultima legge di bilancio è passata dal 22% al 10%: un taglio netto, ma non sufficiente dal momento che resta tra le più alte d’Europa (in Germania è al 7%, mentre in Francia al 5,5%).