4.000 auto ora giacciono in fondo all’oceano
Nelle profondità del cuore dell’oceano Atlantico ora c’è un intero parco auto di lusso:Lamborghini, Porsche, Bentley, Audi e altri modelli. È finito con un triste epilogol’incidente nella stivache il 16 febbraio ha visto svilupparsi le fiamme sulla nave containerFelicity Ace, ora affondata al largo delleAzzorre(ne abbiamo parlato anche noi,qui). Dopo giorni di tentativi dirimorchiare i resti dell’imbarcazione, decisamente complessi a causa di maltempo e mare mosso, la nave ha imbarcato acqua esi è inabissata nell’oceano con oltre 4.000 veicoli a bordo. Tutti salvi, per fortuna, i 22 membri dell’equipaggio. Ora si apre un discorso dipossibile disastro ecologico: si stima che i resti delle nave possano essere finiti a oltre 3.000 metri di profondità e sarà probabilmente impossibile recuperare contenuto e detriti. In mare si è già registrato losversamento di olio, carburante e rottami, sono state installate barriere per contenere possibili ulteriori fuoriuscite di carburante, ma è ancora complesso stimare o comprendere che impatto avranno gli inquinanti sugli ecosistemi marini dell’area. La nave era diretta dalla Germania agli Stati Uniti per la consegna di numerosi modelli di auto. Partita dal porto tedesco di Emdenconteneva vetture dei marchi Volkswagen (500), Audi (1.900), Porsche (1.100), Bentley (189) e Lamborghini (85)ed era attesa nel Rhode Island. Secondo il gruppo Volkswagen le vetture erano assicurate e stimaun valore di circa 400 milioni di dollari. Adesso la casa automobilistica ha promesso di garantire gli ordini di nuove vetture in tempi ragionevoli. Per Joao Mendes Cabecas, capitano del porto dell’isola di Faial nelle Azzorre,al momento non sono state segnalate perdite ingenti di petrolioma si teme per i possibiliserbatoi di carburante della naveora sul fondo dell’Atlantico. La marina portoghese nel frattempo sta continuando a monitorare l’area dove è avvenuto l’incidente: nei prossimi giorni, forse, si riusciranno ad avere stime più precise del possibile danno ecologico mentre per le automobili di lusso, che orariposano a quasi 3.500 metri di profondità, non c’è alcuna speranza di recupero prevista.