Il grande perché dell’ (ultimo) incendio di Roma

Si chiamacattiva amministrazione, non c‘é proprio bisogno di inventarsi mani criminali. Il grandeincendiocon conseguenteinquinamentoè dovuto al prendere fuoco di uno delle decine dei siti di autodemolizioni fuori norma distribuiti sul territorio di Roma. Ogni tanti mesi ne va a fuoco uno…. Ricordo che una soluzione al problema degliautodemolitoriera stata trovata con la bonifica (rifiuti pericolosi) di un sito industriale all’Infernaccio, destinato da Prg a impianti di autodemolizione, ma l’Assemblea capitolina e il consiglio regionale ne votarono (2009) all’unanimità (destra e sinistra insieme tanto per capirsi) l’inclusione nell’area protetta della Tenuta dei Massimi (!), a seguito di una campagna stampa ben orchestrata dagli abitanti di quella zona e da alcuni giornalisti “ivi residenti”. Il tutto quando labonificadel sito inquinato era già stata fatta e la piattaforma polifunzionale era ormai in dirittura d’arrivo. Nonostante il TAR abbia dichiarato illegittima l’inclusione nel parco, non se ne fece più nulla. Un impianto moderno e sicuro, che avrebbe consentito l‘accorpamento funzionale di decine di operatori della autodemolizioni situati in zone vietate e privi dei requisiti di sicurezza, venne bloccato dalla demagogia più deteriore e dalla logica nimby di consiglieri comunali e regionali. Da allora continuano a verificarsi incendi in depositi e autodemolitori fuori norma e pericolosi. A dimostrazione del fatto che non c’è bisogno di mani criminali. Basta la normalissima cialtroneria istituzionale delle forze politiche romane.