La nuova esplorazione lunare della Nasa

La nuova esplorazione lunare della Nasa

 

La mattina del 28 giugno una minuscolanavicella spaziale della Nasa, grande quanto una scatola di scarpe, ha intrapreso un viaggio alla volta dellaLuna. La missione, battezzata col nome diCapstone, durerà4 mesie ha come obiettivo quello di sperimentareuna nuova rotta lunaremai percorsa prima dall’agenzia spaziale. L’orbita che seguirà la navicella è molto allungata e potrebbe rivelarsi utile per le futurespedizionisul nostrosatellite.Inoltre, su un tratto in particolare permetterà alla navicella di sfiorare lasuperficie lunare.Trattandosi di un tragitto mai compiuto prima, Capstone è stata inviata in avanscoperta. La speranza è di poter sfruttare la rotta per ilprogramma Artemisdella Nasa. Nei prossimi 10 anni, l’agenzia statunitense vuole costruire una nuova stazione spaziale attorno alla Luna chiamataGateway, che fungerà dabase di addestramento e alloggio per i futuriastronautidiretti sul satellite (dovrebbe essere installata proprio su quest’orbita). Inoltre, intende inviare per la prima volta una donna e una persona nera sulla Luna. Un progetto ambizioso che, ci auguriamo, porterà di nuovo l’essere umano sul satellite naturale, dopo oltre mezzo secolo. «Consideriamo la missione Capstone nel suo insieme come un primo passo verso un vero e proprioritorno del genere umano sulla Luna», ha detto durante una conferenza stampa Nujoud Merancy, capo dell’ufficio di pianificazione della missione di esplorazione presso il Johnson Space Center della Nasa. Tornando indietro di qualche anno, ricordiamo lamissione Apollosul razzo Saturn V. All’epoca gli astronauti, una volta giunti in prossimità del satellite e seguendo un’orbita circolare, riuscirono a raggiungere la superficie molto rapidamente. Ma l’operazione richiese notevoli risorse. «Portare veicoli spaziali e attrezzature sulla Luna in quel modo comporta l’utilizzo di un’enormequantità di carburante», ha spiegato aThe VergeElwood Agasid, vicedirettore del programma tecnologico per piccoli veicoli spaziali presso la NASA Ames Research Center. Con Artemis, la NASA sta cercando alternative meno inquinanti e dispendiose. Gateaway si fermerà circa a 1,6 Km dal Polo Nord della Luna: questo consentirà ai veicoli in NRHO dinon perdere mai di vista la Terra, il che assicurerà unacomunicazione continuacon il nostro Pianeta (gli astronauti dell’Apollo in certi tratti dell’orbita lunare non riuscivano trasmettere e a ricevere segnali dalla Terra per un lasso di tempo di circa 1 ora a ogni giro completo). L’aspetto più vantaggioso è che, seguendo questa nuova orbita,non ci sarebbe bisogno di tanto carburante: i veicoli spaziali posti su questa rotta sono influenzati dall’attrazione gravitazionale della Terra, del Sole e della Luna. Di conseguenza, sono piuttosto stabili e riescono a mantenere la via senza un grosso dispendio di carburante.