Roma addio, da oggi il Lazio e l’Italia non saranno più le stesse | I cittadini già insorgono

Roma - fonte_Canva - LaSvolta.it

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Da questo momento l’Italia non sarà più la stessa, dobbiamo dire definitivamente addio a Roma e a come la conoscevamo. 

E se dovessimo dire addio a Roma in maniera definitiva? La Città eterna potrebbe non essere più la stessa e con questo dobbiamo farci i conti adesso. Di sicuro nessuno de lo aspettava, eppure è successo e la notizia sta scatenando una serie di commenti anche piuttosto delusi.

Sui social e non solo, la polemica incalza e la preoccupazione da parte dell’Italia intera sta crescendo in maniera esponenziale a tal punto che si teme la vera e propria rivolta.

Il cambiamento che molti hanno accolto con molto stupore ha creato rabbia in molti altri e tra i cittadini quello che si è venuto a creare è un vero e proprio terremoto.

Insomma, da oggi Roma, ma anche l’Italia intera, non sarà più la stessa.

Proteste, firme e confusione: i cittadini non ci stanno

Ma veramente saremo costretti a dire addio a Roma? In realtà sì, ci dispiace dover affermare tutto questo, probabilmente saranno molti coloro che resteranno a bocca aperta, ma prima è importante capire cosa sta succedendo. Ovviamente la nostra cara Capitale non è di certo stata rasa al suolo, anzi, è in gran forma, splendendo come sempre; la realtà è un’altra e ci chiede di fare attenzione a quello che sta succedendo.

Quello a cui diremo addio è l’aspetto attuale che da sempre conosciamo di Roma. Sì, esattamente, la notizia del giorno è proprio questa, ovvero la nuova suddivisione della città che sembra aver scatenato l’ira dei cittadini e non solo. I commenti sono stati veramente tanti, anche considerando che alcuni cittadini si sono ritrovati a vivere in un quartiere diverso rispetto a quello a cui erano abituati fino a quel momento.

Roma - fonte_Canva - LaSvolta.it
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Una mappa completamente nuova

“Io sono di Talenti, non di Cecchina!” scrive un utente su Facebook, riassumendo in una frase il malumore di molti romani che si sono ritrovati improvvisamente “trasferiti” da un quartiere all’altro senza muoversi di casa. La protesta è iniziata dal Municipi III dove la nuova mappa ha cambiato i confini, un vero e proprio smacco che ha fatto addirittura partire la raccolta di firme per la revisione di questa decisione. Il confronto con Andrea Catarci, responsabile dell’Ufficio Giubileo delle Persone e Partecipazione di Roma Capitale, ha portato a una prima rassicurazione: “Talenti rimarrà Talenti”.

Ovviamente sono state molte le polemiche che non sembrano proprio arrestarsi. Roma cambia volto e ora ha una mappa completamente nuova; si dice addio alle zone urbanistiche del 1977 e si divide la Capitale in 2 rioni e ben 327 quartieri, ai quali si aggiungono 104 zone funzionali destinate a parchi, aree industriali e servizi. Questo il risultato di 4 anni di lavoro e se per molti è difficile dire addio alla vecchia mappa, l’amministrazione invita al dialogo: fino al 15 gennaio 2026, i romani potranno inviare segnalazioni e suggerimenti tramite un portale online.