INPS, “dovete andarvene a lavorare”: ora la NASPI spetta solo a chi firma il contratto | Lo chiamano INCENTIVO LAVORO
 
        INPS - fonte_Ansa - LaSvolta.it
L’INPS lancia il suo messaggio e lascia nella preoccupazione quanti già beneficiano di Naspi o hanno da poco inviato la domanda.
Negli ultimi giorni si è molto parlato dell’INPS e delle scelte che essa sta compiendo in base alle decisioni di quelli che sono i nostri governanti. La vita di coloro che beneficiano di un qualche aiuto economico da parte dello stato non è sempre semplice come si possa credere.
Mesi e mesi in cui, sicuramente si ha un grande aiuto economico, ma si vive con l’ansia costante che l’importo su cui tanto si è sperato possa essere tolto improvvisamente.
Questa volta al centro di alcune indiscrezioni ci sarebbe la Naspi, ovvero l’aiuto economico che viene concesso a coloro che perdono il lavoro per motivazioni che sono estranee al proprio volere. Insomma, quando per scadenza contratto o perché si viene licenziati, è possibile inviare domanda e se si è in possesso dei requisiti si avrà un importo mensile calcolato in base alla paga media ricevuta nei contratti precedenti.
Ma tutto sta per cambiare e si rischia di restare a bocca asciutta.
INPS, numerosi i cambiamenti in vista
Proprio nelle ultime settimane si è iniziato a parlare di quello che sarà la Nuova Manovra di Bilancio, ovvero tutte le misure che verranno messe in atto a livello economico per dare equilibrio all’economia Italiana che è sempre più in bilico, sempre più difficile da gestire per tutti i cittadini costretti a fare i conti con ogni singolo euro che guadagnano.
Sembra che le indiscrezioni che sono trapelate non piacciano proprio a nessuno, le lamentele sono iniziate a piovere come la pioggia in autunno, con moltissimi italiani convinti che essa non riuscirà ad accontentare proprio nessuno e in fondo dargli torno è impossibile considerando la situazione difficile in cui viviamo quotidianamente.

Cosa succede alla Naspi
In questo 2025 la Naspi ha subito una serie di modifiche, soprattutto per quello che riguarda sia i requisiti che gli importi. Intanto però si parla di ulteriori cambiamenti che toccheranno, invece, la documentazione da fornire. Già adesso è obbligatorio per gli ultimi 30 giorni fornire comunicazione che non si sta lavorando.
Ma da questo momento in poi il controllo sarà molto più severo e nel caso in cui, durante la Naspi si rifiuti un contratto di lavoro, si rischia di perdere il sostegno economico. Un provvedimento previsto per evitare che i cittadini si adagino sull’aiuto statale rifiutando il lavoro di cui tanto si chiacchiera.