Lo chiamano il Borgo delle Streghe, la meta perfetta per il lungo week-end di Ognissanti a due passi da Roma

Borgo delle Streghe - fonte_Tripadvisor - LaSvolta.it
La meta perfetta per il lungo week-end di Ognissanti è conosciuta da molti come il Borgo delle Streghe, ecco dove si trova.
Quando Halloween si avvicina, la voglia di vivere un’esperienza diversa, magica e un po’ misteriosa cresce in tutti noi. Qualcuno decide di concedersi una gira nei castelli infestati, altri in antichi borghi e poi c’è chi sogna di passeggiare tra vicoli avvolti nella nebbia, magari al chiarore di una lanterna.
Se anche tu ami l’atmosfera del mistero, allora devi assolutamente conoscere Calcata, il suggestivo borgo in provincia di Viterbo, nel cuore del Lazio.
Solo 40 km di distanza da Roma, questo piccolo gioiello di trova arroccato su una rupe di tufo e in molti lo conoscono come il Borgo delle Streghe, un nome che già da solo evoca fascino, leggende e un pizzico di brivido; la meta perfetta per un fine settimana di Ognissanti, tra arte, natura e una magia che sembra sospesa nel tempo.
La meta perfetta per chi è alla ricerca di un viaggio veramente emozionante.
Un borgo tra arte e mistero
A prima vista, Calcata appare proprio come un villaggio uscito da un racconto antico: le strette vie di pietra, le casette addossate le une alle altre, grotte scavate nel tufo e una vista mozzafiato sulla valle sottostante. Insomma, un aspetto a dir poco fiabesco che nasconde una storia veramente molto affascinante. Negli anni ’70, dopo un periodo di spopolamento, Calcata fu riscoperta da una comunità di artisti, hippie e artigiani che la trasformarono in un rifugio creativo. Proprio da quel momento gli è stato attribuito il nome di Borgo degli Artisti, dove a fare da padrone sono le gallerie d’arte, i laboratori e le botteghe che animano ogni angolo del centro storico, regalando ai visitatori un’atmosfera vivace e bohémien.
Quando ci si concede una passeggiata tra i vicoli di Calcata ci si sente come sospesi tra la realtà e la fantasia, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove è possibile staccare completamente dal mondo intorno. Quando poi cala la sera e la nebbia avvolge la rupe, il borgo si trasforma, diventando ancora più enigmatico e affascinante ed è proprio in questi momenti che si inizia a percepire la sua aura speciale, quel qualcosa di inspiegabile che gli ha valso il nome di Borgo delle Streghe.
Il Borgo delle Streghe tra credenze e realtà
Il soprannome di Borgo delle Streghe lo si deve ad alcune credenze popolari, infatti secondo la tradizione il borgo sorgerebbe sopra a un centro di energie primordiali che si irradiano dal sottosuolo. Sembra che secoli fa gli abitanti compivano dei riti propiziatori all’interno delle grotte scavate nella rupe, luoghi considerati sacri e misteriosi. Ancora oggi, chi si avvicina al borgo giura di sentire nell’aria un’energia particolare, quasi magnetica.
La porta fortificata segna l’ingresso al paese e a volte valicarla è come oltrepassare un confine invisibile, nella piazzetta centrale spiccano tre troni di tufo, da cui si diramano stretti vicoli che conducono a botteghe nascoste, spesso ricavate nelle antiche cantine o nelle cavità della roccia, ma è nelle giornate di vento che avviene la magia, quando tra le viuzze sembra di udire sussurri e canti lontani, come se le vecchie leggende prendessero vita. Nella notte del 31 ottobre poi, sembra prendere vita tra: poeti, musicisti e attori che animano le strade, mentre il borgo si trasforma in un palcoscenico di luci, suoni e incantesimi. Il momento più atteso è il Ballo delle Streghe, quando tra le fiaccole e le ombre delle mura si celebra la magia che, da secoli, aleggia su questo luogo.